giovedì 13 gennaio 2011
Erdogan: "Hamas é espressione legittima dei Palestinesi, antidemocratico chi vuole escluderlo dal processo di pace"
Il Primo Ministro turco Recep Tayyip Erdogan ha dichiarato che l'obiettivo di una Pace durevole in Palestina e in generale nel Medio Oriente non potrà essere raggiunto a meno di non coinvolgere completamente nel processo negoziale e di accordo anche il Movimento musulmano di Resistenza, Hamas. Erdogan ha definito altresì l'attuale compagine governativa israeliana, guidata dal likudnik Benyamin Netanyahu come "possibilmente la peggiore di sempre", nell'intera storia dello Stato ebraico.
Apparso nella tarda serata di mercoledì 12 gennaio nel corso del programma "Without borders" dell'emittente satellitare qatariana Al-Jazeera, Erdogan ha affermato che Hamas "non é e non può in alcun modo essere considerata una organizzazione terroristica; i suoi membri sono impegnati nella difesa delle loro terre e della loro patria", aggiungendo che "dal momento in cui ha accettato le regole della competizione democratica, vincendola, chiunque cerchi di minarne l'autorità o di deporne l'esecutivo, si qualifica automaticamente come un nemico della democrazia".
Erdogan ha articolato che Hamas "é stato lasciato senza scelte o alternative: vedendosi negata ogni opportunità di portare a termine la propria ambiziosa opera di riforma della società palestinese...ostacolato da tentativi di golpe, complotti locali e internazionali, assedi economici e attacchi militari...come é possibile definire 'democratici' coloro che ricorrono a simili mezzi?".
Erdogan ha altresà rivelato di avere avvertito il cosiddetto "inviato internazionale per la Pace", l'ex Primo Ministro inglese Tony Blair (che si unì all'invasione americana dell'Irak in barba al parere della comunità internazionale) che Hamas deve essere coinvolto nelle trattative e che ogni tavolo a cui non sia riservata una sedia per i rappresentanti del movimento musulmano non potrà mai produrre un accordo durevole o ancor meno portare alla Pace. "Entrambe le fazioni del Movimento nazionale palestinese, Hamas e Fatah, sono necessarie, includere una a scapito dell'altra non porterà mai a soluzioni soddisfacenti".
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