Il Movimento musulmano di Resistenza Hamas ha rinnovato il proprio netto e totale rifiuto di qualunque ipotesi elettorale non preceduta da una saldatura dell'unità nazionale palestinese, perdutasi a causa del tentativo di Fatah di rovesciare con la forza gli equilibri politici,volti a suo sfavore con l'esito delle regolari elezioni politiche del 2006.
"Una decisione unilaterale in tal senso", ha affermato da Gaza un portavoce della Resistenza, "si risolverebbe unicamente in un vantaggio per Israele e in un vulnus e un danno all'interesse nazionale palestinese, già gravemente messo alla prova dal contegno collaborazionista e servile assunto dalla fazione Fatah in Cisgiordania".
"Il tentativo di organizzare delle presunte elezioni sotto la minaccia degli apparati repressivi di Fatah dimostra come il potere di Mahmud Abbas e del suo 'primo ministro' Fayyad si regga unicamente sulle baionette, un regno di terrore che viene alimentato col denaro straniero che fluisce dalle casse dei 'paesi donatori' ai conti corrente e alle cassette di sicurezza dei boiardi della cosiddetta Anp, senza beneficiare per nulla il popolo sottoposto alle persecuzioni sioniste e alle angherie della gendarmeria indigena di Ramallah".
Da quando Fatah ha preso in mano la Cisgiordania l'unica cosa che é migliorata o incrementata é il ritmo e la frequenza con cui militanti e sostenitori di Hamas vengono rapiti e torturati, come mostra questo sconvolgente video. |
Hamas ha invitato Abu Mazen e il suo 'premier' a riconsiderare la cosa e ad allentare la morsa dell'oppressione sui cittadini cisgiordani, in caso contrario, si legge nel comunicato, entrambe i leader, insieme a tutti i loro sodali e alleati, saranno prima o poi chiamati a rendere conto delle loro azioni di fronte alla Giustizia umana, divina e della Storia.
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