lunedì 7 febbraio 2011

La Fratellanza Musulmana commenta l'attentato al gasdotto di El-Arish


La Fratellanza Musulmana in Egitto ha dichiarato che l'attacco esplosivo contro il gasdotto egiziano nel Sinai é "diretta conseguenza" della scellerata politica energetica del regime di Mubarak, che svende le risorse naturali del paese senza reinvestirne gli utili a beneficio della popolazione.

Il portavoce del gruppo Jamal Nassar ha dichiarato che il regime egiziano si é mostrato fin troppo ansioso di rifornire di gas Israele a prezzi del tutto slegati dalla normale domanda e offerta del mercato, per provare la propria "affidabilità" politica.

Nassar ha respinto come "mendace e pretestuosa" l'accusa venuta da parte israeliana che avrebbe voluto Hamas implicato in qualche modo nell'avvenimento, forse in cooperazione con elementi della stessa Fratellanza. Dal periodico egiziano "Al-Youm Al-sabe'a" é venuta invece la notizia che l'attentato é stato compiuto da uomini mascherati (probabilmente beduini) che hanno sopraffatto e immobilizzato i quattro guardiani della stazione di controllo, portandoli sufficientemente lontani da essa in modo che non rimanessero coinvolti nell'esplosione.

Dopo avere collocato le cariche sulla struttura i 'commando' si sarebbero allontanati su due fuoristrada privi di targa.

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