martedì 1 febbraio 2011

A Beirut i libanesi dimostrano davanti all'ambasciata egiziana, in solidarietà coi manifestanti del Cairo!!


Diverse centinaia di dimostranti si sono riuniti a più riprese di fronte all'ambasciata egiziana di Beirut negli scorsi giorni per esprimere il loro apprezzamento e la loro vicinanza al popolo del Cairo e delle altre città del Paese delle Piramidi che stanno lottando e soffrendo per liberarsi di Hosni Mubarak, il brutale e senile dittatore imposto al loro paese dal Consenso di Washington e dai tentacoli degli interessi imperialisti e colonialisti.

Questi interessi, in cui Israele e i sionisti di ogni specie e fatta hanno parte rilevantissima, sono gli stessi che hanno cercato di avvelenare la vita politica libanese con le loro ingerenze nel recente passato, ad esempio con l'istituzione dello screditato e partigiano 'Tribunale speciale'; schemi e complotti che si sono risolti in un nulla di fatto quando la maggioranza di centrosinistra sostenuta da Hezbollah e altre forze progressiste é riuscita a imporre il suo candidato Premier Najib Mikati in luogo del debole e servile Saad Hariri, pupazzo di Washington e Tel Aviv.

"Sono contento e triste allo stesso tempo", dice Jamyl Oueini, 29enne, dichiarando di essere venuto alla manifestazione spinto da emozioni contrastanti: "Felice perché era tempo che certi personaggi indifendibili come Mubarak escano finalmente di scena, addolorato per le vittime dei suoi tentativi di repressione e per i loro parenti".

"E' il minimo che possiamo fare, come Arabi e mediorientali", aggiunge Seif Hisham, professore universitario di 30 anni "Stiamo assistendo all'alba di un Nuovo Medio Oriente, l'alba di un giorno che si preannuncia radioso, essere qui a esprimere vicinanza a chi lotta e muore é veramente doveroso".

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