sabato 5 febbraio 2011
Parlamentare del Blocco musulmano rimesso in libertà dopo 27 mesi di detenzione arbitraria!
Le autorità di occupazione israeliana hanno rilasciato il rappresentante del Blocco musulmano Abdel Jaber Fuqaha, eletto nel 2006 a un seggio del Consiglio legislativo palestinese e arrestato quasi due anni e mezzo fa; liberato alla barriera di Al-Thahuriya, vicino a Hebron, nella Cisgiordania del Sud, Fuqaha é stato accolto dal Presidente del Consiglio legislativo Aziz Duweiq, accompagnato da una delegazione di politici cisgiordani.
Commentando le politiche persecutorie di Israele, che non hanno remore a prendere di mira nemmeno i rappresentanti legittimamente eletti dal popolo, Fuqaha ha dichiarato: "Le autorità di occupazione e i loro sostenitori sono gravemente fuori strada se pensano che l'arresto e le angherie a cui ci sottopongono possano avere altri risultati se non quello di aumentare la nostra dedizione e la nostra risolutezza a percorrere fino in fondo la strada della Resistenza e della Liberazione nazionale".
Ha poi aggiunto: "Nei mesi trascorsi in carcere ho avuto modo di interfacciarmi con prigionieri giovani e anziani, alcuni detenuti da moltissimi anni, costoro mi hanno dato una prospettiva nuova rispetto alla questione delle divisioni interne nel fronte della Resistenza, Hamas e Fatah, ma anche altri movimenti e forze minori, dovrebbero mettere da parte ogni distinguo e cooperare sempre più strettamente per giungere nel minor tempo possibile alla realizzazione delle aspirazioni nazionali, solo dopo vi sarà tempo di discutere e dirimere le differenze, anche con un confronto serrato".
"Certo", tutto questo é utopistico fino a che una ristretta cerchia di burocrati preferisce mercanteggiare coi diritti dei Palestinesi, inalienabili e non disponibili, piuttosto che a gettare solidi ponti in direzione della Striscia di Gaza. Anche Fuqaha ha riconosciuto (persino dall'interno di una galera sionista) come l'attuale dirigenza di Fatah sia totalmente screditata e inaffidabile, ma fida che, con un ricambio e un repulisti al vertice, la base e molti quadri dell'organizzazione si riveleranno ancora affidabili e dediti nel profondo agli obiettivi della Causa nazionale palestinese.
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