martedì 13 dicembre 2011

Contro i tentativi Us-raeliani di 'strangolamento economico' la Repubblica Iraniana vara accordi commerciali con la Siria!


Il Parlamento di Teheran ha varato a tempo di record un accordo di "libero commercio e scambio" con la Repubblica Araba Siriana che, in 23 articoli, fa letteralmente a brandelli ogni velleità americana, israeliana e saudita di indebolire il Governo del Presidente Assad; elaborato dagli esperti dei Ministeri iraniani degli Affari Economici, delle Finanze e degli Esteri il documento mette a disposizione di Damasco a condizioni convenientissime e in quantità tali da sopperire a ogni contraccolpo delle inique e politicamente motivate 'sanzioni' delle settimane scorse tutti i prodotti e le tecnologie dell'avanzato sistema industriale e manifatturiero di Teheran che negli ultimi 23 anni é stato protagonista di un vero e proprio "Wirtschaftswunder", espandendosi e diversificandosi nei campi dell'automotivo, dell'elettronica, dell'informatica, delle produzioni plastiche, del settore energetico sia petrolifero che rinnovabile.

Il Segretario del Comitato parlamentare per la Sicurezza nazionale e la Politica estera, Aladdin Broujerdi ha enfatizzato che, in quanto Repubblica islamica, rivoluzionaria e anti-imperialista l'Iran offrirà tutto il suo appoggio e tutte le sue risorse alla "nazione sorella" attaccata dai gangster, dai terroristi e dagli agenti provocatori a libro paga di Washington, Tel Aviv e Riyadh. "I tentativi delle potenze arroganti di indebolire l'Asse della Resistenza facendo precipitare la Siria nel caos sono sempre più palesi e sempre più disperati: negli ultimi mesi Americani, Sionisti e Sauditi hanno speso centinaia di milioni, forse miliardi di dollari cercando di colpire un paese che rifiuta di conformarsi ai loro piani e ai loro progetti".

"La nazione siriana", tuttavia "ha dimostrato la sua resilenza a simili tentativi e nemmeno il battage mediatico dei canali Al-Jazeera e Al-Arabiya, fedeli esecutori degli ordini dei corrotti monarchi del petrolio, é servito a inquinare l'atmosfera di concordia nazionale e di dedizione all'autonomia, all'indipendenza e di ostilità verso i manutengoli dell'imperialismo, che agitano le bandiere del vecchio regime incitando alla violenza contro i civili e i militari fedeli alla Repubblica". Broujerdi ha preconizzato che Damasco continuerà a lungo a fornire un baluardo contro le aggressioni imperialiste e un prezioso aiuto e rifugio per gruppi come Hamas, Hezbollah, la Jihad Islamica e molti altri ancora.
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