Ancora in azione i cacciabombardieri con la 'svastica a sei punte' che questa volta hanno preso di mira il quartiere residenziale di Zeytoun, nel ghetto litoraneo di Gaza, nel corso della giornata di ieri. L'attacco, secondo quanto riportato puntualmente dagli uomini dei servizi medici d'emergenza della Striscia, si é consumato contro zone densamente abitate, negando al comando ebraico e ai suoi leccapiedi e sicofanti l'usuale, insincera e trita giustificazione del bombardamento su 'postazioni qassam' o 'campi di addestramento'. In realtà chiunque abbia mezzo cervello funzionante sa benissimo che i bombardamenti sionisti su Gaza non seguono altra logica se non quella del 'Terrorangriff' indiscriminato, essendo i generali di Tel Aviv convinti che continuando a colpire alla cieca donne, bambini e anziani si "indebolirà" in qualche modo la volontà di Resistenza dei Palestinesi.
Simili 'strategoi' dovrebbero rileggersi la storia del 'Blitz' su Londra, dell'Assedio di Leningrado e di quello di Sarajevo, ma anche i rapporti sulle loro stesse precedenti esperienze a Beirut nel 1982 (video relato), quando i loro predecessori rinunciarono dopo mesi di assedio a prendere la capitale libanese e acconsentirono a un accordo diplomatico con la dirigenza dell'OLP guidata da Arafat, proprio per la persistente mancanza di risultati dopo settimane e settimane di bombardamenti intensivi di artiglieria e aerei.
Ashraf Badwan, trentaseienne residente di Zeytoun, é dovuto fuggire, ferito, dalla sua casa in fiamme, portando con sé il corpo incosciente della figlioletta Sondos, appena di dieci anni, mentre i pompieri, pur intervenuti tempestivamente, non hanno potuto fare altro che limitare la zona del rogo e impedire che si estendesse ad altri edifici, ma senza riuscire a spegnerlo prima che avesse completamente distrutto l'abitazione dei Badwan.
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