Hezbollah ha denunciato e stigmatizzato le dichiarazioni "leggere e irresponsabili" rilasciate dal Ministro degli Esteri di Sarkozy, Alain Juppé, il quale, nelle scorse ore, ha accusato il Movimento sciita di Resistenza nientemeno che di "essere dietro" all'esplosione che ha colpito alcuni membri del contingente francese dell'UNIFIL, ferendoli per fortuna in maniera non grave.
Le deplorevoli (e infondate) accuse di Juppé sono tanto più speciose quanto il loro stesso latore, all'atto di formularle, ha candidamente ammesso di non avere il benché minimo straccio di prova con cui sostenerle, cosa che però non gli ha impedito di aprire la bocca e ragliarle, come evidentemente ordinatogli dal suo presidente filosionista (é provato che la carriera di Sarkozy nel partito neogollista venne favorita e finanziata dal Mossad ansioso di creare una 'sponda' filoisraeliana in Francia, paese fino al allora noto per la sua vicinanza al mondo arabo e musulmano) o dalla 'lobby a sei punte' che lo sostiene e lo coccola.
I portavoce ufficiali di Hezbollah hanno replicato, coerentemente con la loro iniziale reazione: "Il nostro movimento é stato sorpreso da questo atto realmente deplorevole, indegno di un Ministro di Governo, specialmente quello di una nazione prestigiosa e potente come la Francia". Juppé aveva rilasciato le sue improvvide richiarazioni nel corso del week-end durante una intervista con la radio RFI, mescolando nel torrente delle sue illazioni Hezbollah e i 'servizi segreti siriani' (come se attualmente non avessero cose più importanti da fare, come proteggere la popolazione civile presa di mira dai terroristi e dai provocatori stranieri).
Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille! Puoi votare le mie notizie anche in questa pagina.
Nessun commento:
Posta un commento