domenica 11 dicembre 2011

Tawakkul Karman riceve ad Oslo il Nobel per la Pace, accusa l'Occidente di "ipocrisia" verso quanto accade in Yemen!


L'attivista yemenita Tawakkul Karman, co-vincitrice del Premio Nobel per la Pace del 2011, ha duramente stigmatizzato e condannato l'Occidente per il colpevole e ipocrita silenzio sui recenti avvenimenti in Yemen. In un discorso pronunciato dopo la presentazione del premio a Oslo, durante la giornata di sabato, ha chiesto "al mondo che si dice democratico, che vorrebbe insegnarci le virtù della Democrazia e del buon governo" di sostenere la lotta popolare in Yemen, secondo quanto riportato dalla France Presse.


I suoi commenti arrivano a ridosso della nomina di un nuovo Governo di transizione a Sanaa, che dovrebbe vedere per la prima volta dopo decenni, rappresentanti delle opposizini condividere posti di potere con sostenitori del "quasi-ex" dittatore yemenita Ali Abdullah Saleh. La misura ottempera all'accordo di transizione del potere elaborato dai Paesi arabi del Golfo Persico (GCC), sottoscritto da Saleh il 23 novembre scorso in Arabia Saudita. L'interim di questo 'governo ibrido' dovrebbe durare fino alla proclamazione di libere elezioni politiche, che dovrebbero tenersi quanto prima.

Ma la popolazione in piazza insieme ai guerriglieri tribali e ai militari ribelli non gradisce affatto questo accordo e lo ha fatto sapere in termini inequivoci a quanti si sono accordati con Saleh e i suoi rappresentanti ripetendo che, se vogliono restare in sintonia con gli umori del popolo dovrebbero spingere per una resa senza condizioni e per l'istituzione di commissioni di inchiesta e tribunali speciali che giudichino i colpevoli di crimini contro lo Yemen e la sua gente commessi durante il regime di Saleh.
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