Ma la determinazione degli sciiti d'Arabia si tempra col sangue e col sacrificio e non bastano i tre assassinati delle scorse settimane, le dozzine di feriti e le migliaia di arrestati, sequestrati e "desaparecidos" a piegare i loro spiriti. Sanno, essi, che come non si sono arresi i loro confratelli iraniani, libanesi e iracheni il premio della liberazione dal giogo li aspetta solo se sapranno bere l'amaro calice della repressione fino alla feccia; allora e solo allora le loro labbra potranno disporsi a gustare il dolce nettare della vittoria.
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