Mohammed Nasr, membro del Politburo di Hamas, ha guidato una delegazione del movimento di Resistenza palestinese a Teheran, nell'ambito del 'riallineamento' delle posizioni di Hamas verso l'Asse della Resistenza dopo la 'sbandata' filo-Qatar e filo-Ikhwan che per improvvida decisione di Khaled Mishaal e Moussa Abu Marzouk ha scosso i buoni rapporti con Iran, Hezbollah e Siria nel 2012 e 2013.
In una intervista Nasr ha rivelato che Hamas vuole riportare il borsino delle sue azioni presso la dirigenza iraniana di nuovo "in positivo" partendo dall'apprezzamento e dalla riconoscenza per il continuo sostegno dato dall'Iran alle sue formazioni combattenti, le Brigate Qassam.
Altri argomenti di confronto sono stati: l'espansione delle attività di Resistenza alla Cisgiordania e a Gerusalemme Occupata, le possibilità di una Terza Intifada, la situazione di Gaza dopo l'attacco militare sionista della scorsa estate e il perdurante strangolamento sionista della popolazione palestinese.
Per un finto sorriso d Merdogan lo hanno nominato il lider del mondo musulmano poi hanno cominciato leccare le palle dei sceicchi del golfo fino la Giordania,vaffanculo.
RispondiEliminavv la vittoria
signori mi rispondete una domanda.?
RispondiEliminaPer che gli permettono d entrare nel paese sti traditori storici.?
Veramente hanno la faccia del cu.. . :-/
vv la vittoria
Mamma quelli di Hamas, sorgono con intervento israeliano in funzione anti ANP (infiltrando nonne, prozie, cugini di quarto grado, cani con collare elettronico e gatti spia), sembrano affrancarsi ma se la fanno con una vecchia creatura degli angloculattoni ovvero i sorelli mussulmani, gli israeliani per sbaglio ne ammazzano un certo numero della HRW sulla Mavi Marmara facendo incazzare il capobanda turchetto, poi vendono le terga ai culattoni qatarioti ed emiratini ed ora vogliono rifarsi l'imene! Per ripristinare la loro verginità politica vanno dai civilissimi iraniani che se ascoltassero le loro pulsioni li impalerebbero tutti.
RispondiEliminaW Vlad Tepes!(1)
Ivan
(1) - vero democratico transilvano che pareggiò le pene per popolo e nobili, non più esecuzioni per squartamento e taglio della testa, ma un unico metodo democratico, l'impalamento.