All'inizio di questa settimana, con un'operazione segreta e ad alto rischio, un'unità scelta delle forze di sicurezza tunisine ha bloccato e arrestato un importante leader della coalizione di milizie islamiste 'Fajr Libya', sostenuta da Turchia e Qatar che ancora controlla la capitale Tripoli.
Le posizioni di Fajr Libya sul confine tunisino sono già state colpite dal cielo in quelli che possono ormai venire considerati i prodromi di una offensiva di terra verso la capitale, e subito Doha e Ankara hanno mobilitato i loro fantocci per lanciare accuse speciose e infondate.
E' noto che estremisti religiosi tunisini, come Abu Ayyad e altri membri del gruppo fuorilegge Ansar Sharia abbiano trovato rifugio in Libia approfittando del caos settario e dell'assenza di controllo delle autorità anche quando il Governo occupava la capitale. Adesso sembra che con la prospettiva di poter perdere la Tripolitania saranno i miliziani islamisti libici a poter tentare di stabilire basi e campi in territorio tunisino, evidentemente la presenza del comandante di Fajr Libya oltreconfine serviva anche a questo.
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