domenica 1 gennaio 2017

E' mancato all'età di 94 anni sua Eccellenza Hilarion Capucci, Arcivescovo di Cesarea della Chiesa Melkita!

Nato nel 1922 e ordinato sacerdote nell'Ordine Basiliano d'Aleppo (parte della Chiesa Melkita) all'età di 25 anni, Yilarion Capucci, originario della metropoli del Nord siriano, é sempre stato un fiero avversario dell'invasione sionista e un prelato formidabile, deciso, generoso, appassionato, carismatico; diciotto anni dopo essere stato ordinato divenne Arcivescovo di Cesarea e nel 1974 venne arrestato dai sionisti e incarcerato.

Ricordiamo le parole pronunciate in quell'occasione dal Patriarca Maksimos: "Quest'uomo é da incarcerare per avere aiutato la lotta di liberazione palestinese? Nel passato molti Vescovi e Arcivescovi hanno infranto la lettera delle leggi per prestare soccorso agli oppressi, anche agli Ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale...".


Dopo quattro anni di prigionia, nel 1978, l'intercessione del Vaticano riuscì a garantire la scarcerazione dell'alto prelato.

Nel 1979 l'intercessione di Capucci fece restituire al Governo Usa le salme dei militari americani morti nella disastrosa "Operazione Eagle Claw" contro la Repubblica Islamica Iraniana.

Hilarion Capucci si é spento oggi a Roma, centro della cristianità; possa dall'Alto dei Cieli in cui sicuramente é assurto, vegliare con benevolenza sulla sua Siria, sulla Palestina e sul Medio Oriente tutto, intercedendo presso l'Altissimo, che conceda Pace e Giustizia a quelle terre.
Per quanti fossero interessati  a scoprire di più sulla Chiesa Melkita, sulla sua origine, la storia e le tradizioni che essa preserva e perpetua, ricordiamo che il prossimo 5 gennaio a Imperia, alle ore 16:30 presso la Chiesa dei Cappuccini di Piazza Roma terrò una conferenza dal titolo:

                                       "ESSERE CRISTIANI OGGI IN MEDIO ORIENTE"

nel corso della quale, ovviamente, parlerò anche della figura dell'Arcivescovo Capucci e della sua importanza in oltre sessant'anni di vicende mediorientali.

1 commento:

  1. Ora potrà rippsare nella sua Gerusalemme celeste. Quella terrena da sempre negatagli dai sionisti

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