Il Partito tunisino del Rinascimento Musulmano (Ennahda) in un comunicato emesso nel week-end ha definito 'eccessivo' e 'non giustificabile' l'attacco della folla alla casa del dirigente del canale Nessma TV, che la settimana precedente ha mandato in onda un film di propaganda anti-islamica. Ali Marayedh, del Consiglio esecutivo di Ennahda, ha dichiarato la 'ferma contrarietà' del partito 'a ogni azione che vada contro la legge', pur riconoscendo che la trasmissione del programma (un filmato di animazione francese che attacca e tenta di mettere in ridicolo la Repubblica Iraniana e la religione musulmana) é stata 'una grave provocazione'.
In seguito alla diffusione del programma folle di migliaia di persone hanno dimostrato prima di fronte agli uffici di Nessma TV, quindi davanti alla casa del dirigente Nabil Karoui; quest'ultima manifestazione, poi, iniziata pacificamente é degenerata quando alcune dozzine di persone si sono lanciate contro la casa devastandola. Karoui e famiglia, comunque, non erano presenti ed erano stati scortati dalle autorità in un luogo protetto.
Molti osservatori tunisini e nordafricani ritengono che Nessma TV si sia prestata a trasmettere il film di propaganda islamofoba proprio nella speranza di causare reazioni violente, con lo scopo di influenzare l'esito delle prossime consultazioni elettorali del 23 ottobre, con le quali verranno eletti i 217 rappresentanti incaricati di stendere una nuova carta costituzionale che andrà a sostituire quella in vigore sotto il regime del dittatore Ben Ali, deposto a gennaio 2011.
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