domenica 16 ottobre 2011

Droni israeliani sopra Gaza: il regime ebraico tenterà un "colpo di mano" per non liberare i detenuti politici?


I droni dell'occupazione israeliana hanno aumentato numero, durata e frequenza dei loro 'passaggi' sopra la Striscia di Gaza, un apparente controsenso vista la sigla dell'accordo di restituzione dei prigionieri politici palestinesi in cambio del cittadino francese Schalit, arruolatosi nelle forze sioniste e catturato da Hamas. Il sospetto dei responsabili della Resistenza é che il regime ebraico non si dia per vinto e cerchi con un colpo di mano di riprendersi (o al limite di abbattere) Schalit mentre viene trasportato da Gaza al Sinai egiziano per lo scambio, rendendo così nullo e vuoto l'impegno alla liberazione dei detenuti.

La Quds Press ha citato una fonte di Hamas secondo la quale i droni ricognitori incrociano preferibilmente su una zona ristretta dove evidentemente i capi dello spionaggio ebraico ritengono sia tenuto Schalit. Le forze di sicurezza di Hamas sono state messe in massima allerta, e faranno tutto il possibile per fuorviare i droni di Tel Aviv; fra le contromisure più elementari vi sarà certo l'organizzazione di uno o più convogli 'sospetti' che mandino i velivoli sionisti su false piste mentre Schalit verrà trasferito in Egitto per altre vie.

Nonostante il sospiro di sollievo e il genuino entusiasmo di migliaia di cittadini palestinesi e parenti di prigionieri inclusi nella lista dello scambio, le prossime ore e le prossime giornate saranno probabilmente le più tese e le più rischiose degli ultimi cinque anni e agli uomini di Hamas saranno richiesti sforzi eccezionali per portare finalmente a conclusione una delle più grandi vittorie politiche del movimento nei suoi ventitré anni di esistenza.
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