Per tutta la giornata di oggi tacciono in Tunisia i megafoni, gli spot, i comizi, e i dibattiti pre-elettorali, che hanno imperversato nel paese mentre il resto del Nordafrica e del Medio Oriente vivevano settimane concitate e, a volte, anche tragiche; con la mattinata di domani si apriranno seggi e sezioni elettorali per eleggere i rappresentanti della nuova Assemblea Costituente che stilerà una nuova Carta per sostituire un nuovo sistema di Governo al regime autoritario del tiranno esiliato Ben Ali.
Ennahda |
Cinquemila osservatori tunisini e 530 stranieri sorveglieranno la regolarità delle procedure di voto. I partiti più favoriti sono l'Ennahda (Rinascimento Islamico), il Partito Democratico-Progressista, il Forum Democratico dei Lavoratori e della Libertà (Ettakatol) e il Congresso della Repubblica. Secondo le proiezioni l'Ennahda avrà la maggioranza, il PDP cercherà una 'vittoria tattica' rendendosi indispensabile per una maggioranza condivisa, mentre Ettakatol e Congresso si disputeranno la supremazia tra gli elettori di Sinistra.
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