martedì 18 ottobre 2011

Israele, disperato, offrì 10 milioni di $ a un 'Giuda Palestinese' che rivelasse dov'era Schalit: ma nessuno ha tradito!


Una fonte delle Forze di Sicurezza di Hamas nella Striscia di Gaza ha rivelato che il 95 per cento delle segnalazioni di cittadini contattati da collaborazionisti al soldo dell'occupazione o da agenti della stessa negli ultimi anni aveva direttamente o indirettamente a che fare con le spasmodiche ricerche dello Shin Bet per il luogo di detenzione di Gilad Schalit, l'Ebreo francese catturato dai militanti della Resistenza nel 2006.

Secondo quanto riportato dal sito-web Al-Majd il regime ebraico, al colmo della disperazione, é arrivato persino a offrire la stratosferica ricompensa di 10 milioni di dollari Usa a chi avesse fornito informazioni decisive riguardo la locazione di Schalit; ma la ricerca di un 'Giuda Palestinese' che per una cifra tanto superiore ai trenta pezzi d'argento tradisse i propri fratelli e le proprie sorelle si é rivelata un buco nell'acqua.
Oltre lo Shin Bet anche l'Aman (altra branca dell'intelligence interna del regime ebraico) aveva ordinato ai suoi agenti di intensificare le attività di ricerca di Schalit, specialmente dopo il 'pogrom' militare di Piombo Fuso, quando si riteneva che potesse venire spostato con una certa frequenza per tenerlo al riparo dai bombardamenti. Durante la campagna militare contro Gaza la Resistenza catturò altri militari sionisti, dandone notizia ai comandi e segnalando dove venivano tenuti per evitare che fossero colpiti; gli ufficiali dell'occupazione preferirono ucciderli con un bombardamento apposito piuttosto che permettere che Hamas aumentasse il numero dei prigionieri in suo possesso.
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