Sono stati migliaia e migliaia i cittadini giordani che nella giornata di ieri, dopo le rituali preghiere del venerdì, si sono riversati in strada nella capitale Amman per invitare il Neopremier, l'ex giudice Awn Khasawneh, recentemente nominato dal Re ascemita al posto del contestatissimo Bakhit Marouf, a procedere speditamente sul cammino delle riforme.
Agitando centinaia di bandiere nazionali e cartelli che dicevano "Il nostro obiettivo sono le riforme" e "Basta con la corruzione", i manifestanti hanno marciato verso il centro della città, fino ai palazzi governativi dove, proprio in queste ore, il nuovo Primo Ministro sta valutando e soppesando le opzioni a sua disposizione per la formazione del nuovo esecutivo.
"Stiamo dimostrando oggi per far sentire al nuovo capo del Governo quanto profonda sia la richiesta popolare di riforme e cambiamenti" ha dichiarato ai microfoni dei giornalisti Zaki Bani Ershead, capo della formazione di opposizione del Fronte Islamico di Azione. "Il nuovo Governo dovrebbe essere in grado di venire incontro a queste richieste e di mettere una fine all'intrusione delle forze di sicurezza nelle vite private dei cittadini", ha poi aggiunto.
La folla in marcia ha anche espresso soddisfazione per la morte di Gheddafi e la fine vittoriosa dell'insurrezione in Libia. In merito sempre Zaki Bani ha detto: "La morte del tiranno libico deve essere una lezione per tutti, una lezione che possa evitare nuovi spargimenti di sangue nella regione".
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