mercoledì 29 febbraio 2012

Il Parlamento egiziano pronto a nominare una Commissione Costituente per redigere una nuova Carta!


Il Parlamento egiziano ha recepito l'invito del Governo a selezionare all'interno della cerchia dei Deputati una Commissione incaricata di redigere una nuova Costituzione, che vada a sostituire quella teoricamente in vigore durante il trentennio della dittatura di Hosni Mubarak. Diciamo "teoricamente" giacché, come scritto più volte su queste pagine l'autocrazia mubarakiana si segnalò per essere riuscita a mantenere lo 'Stato di Emergenza' dichiarato all'indomani dell'assassino del predecessore Anwar Sadat (colpevole di avere abbandonato il Nasserismo ed avere aggiogato l'Egitto al carrozzone imperialista, umiliandolo con gli Accordi di Camp David) in vigore per tutto i trent'anni successivi, tanto che esso, é sopravvissuto al suo promulgatore Mubarak, essendo stato revocato solo di recente, dopo le sue dimissioni.

La discussione sulla forma e sui contenuti della nuova Carta, che determinerà il bilanciamento dei poteri tra Presidenza, Esecutivo, Camera e Potere Giudiziario sta già fervendo e i rappresentanti di punta dei maggiori partiti sarebbero impegnati in frenetiche trattative per determinare numero e identità dei membri della Commissione Costituente.

I risultati delle ultime elezioni; di sicuro le più democratiche mai tenutesi in Egitto da oltre tre decenni a questa parte, hanno consegnato la maggioranza assoluta ai due principali partiti religiosi: l'FJP della Fratellanza Musulmana e l'Al-Nour, espressione dei settori più conservatori dell'Islam ortodosso; é quasi certo, quindi, che la nuova Carta contenga un esplicito e chiaro riferimento al Corano come fonte naturale del Diritto nello Stato e nella società egiziana.
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