sabato 3 marzo 2012

Pepe Escobar dichiara: "Fallimentare e controproducente la strategia occidentale sulla questione nucleare iraniana!"


Il giornalista e commentatore politico internazionale Pepe Escobar ha dichiarato, nel corso di una intervista recentemente rilasciata al sito-web del principale partito islamico della Malesia, che la strategia degli Usa e degli stati europei nel trattare la materia della questione nucleare iraniana é stata "totalmente fallimentare" e ciò a causa delle pressioni delle lobby sioniste che vogliono scoraggiare ogni tentativo di accordo e trattavia e imporre invece una linea "militare" e "punitiva" che apra la strada a un attacco, a un bombardamento e in prospettiva persino a una guerra totale contro la Repubblica Islamica, simile a quella che a suo tempo la cricca sionista dei Perle e dei Wolfowitz ha imposto alla Casa Bianca contro l'Iraq.

Escobar ha dichiaratao che l'Occidente, se volesse veramente assicurarsi della Nonproliferazione nucleare in Iran dovrebbe prima di tutto assicurarsi di rimuovere le cause primarie che "potrebbero" convincere la leadership di Teheran della necessità di dotarsi di armamenti atomici: queste sono in primo luogo la massiccia presenza militare straniera negli stati confinanti e nel Golfo Persico ma soprattutto la presenza di un enorme (e non controllato) arsenale nucleare israeliano ammontante, al momento della sua scoperta (1986), a circa 200 testate nucleari e probabilmente da allora molto cresciuto.

L'Iran é un firmatario fin dal principio del Trattato di Nonproliferazione Nucleare; come tale ha il diritto di perseguire una via nazionale e pacifica all'energia atomica, tantopiù che, con le favorevoli condizioni del mercato petrolifero, é sempre più vantaggioso esportare il più possibile degli idrocarburi estratti sotto forma di greggio e di gas e trovare il modo di soddisfare la richiesta interna di energia con tecnologie alternative; inoltre il recente passato dell'Iran, le cui truppe hanno subito l'offesa delle armi chimiche usate da Saddam Hussein nel corso della sua guerra contro Teheran dovrebbe avere molto insegnato ai dirigenti della Repubblica Islamica riguardo ai pericoli delle WMD; un accordo in merito quindi non sarebbe affatto difficile da raggiungere, se non fosse per la costate azione disturbatrice di Israele il quale sembra non riuscire a tollerare l'idea di un Iran sviluppato, tecnologicamente avanzato e all'avanguardia nei campi del nucleare, delle telecomunicazioni e dell'industria aerospaziale.
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1 commento:

  1. L 'articolo di Pepe Escobar non tiene in considerazione del fatto che la presenza militare occidentale nell'area è dovuta alla difesa degli interessi occidentali nell'area. Si può solo convenire che si dovrebbero accertare le potenzialità israeliane a livello atomico militare. Tutto il resto di cui parla mi sembra semplicemente di parte.

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