Un portavoce dell'Ufficio di Fatah per l'Informazione e la Cultura, Ahmed Assaf, ha descritto il duplice raid devastatore compiuto da forze militari sioniste contro le emittenti cisgiordane Watan TV e Al-Quds Educational come "un chiaro e lampante esempio di terrorismo di Stato" e "una flagrante violazione delle leggi internazionali che tutelano la libertà di informazione". In una dichiarazione rilasciata a poche ore dai fatti Mr. Assaf ha affermato che "gli attacchi portati avanti dalle forze di occupazione sioniste contro emittenti televisive che lavoravano nel rispetto delle leggi palestinesi costituiscono un attentato alla libertà di parola, di espressione, di informazione, alla Democrazia e a tutti gli istituti che queste libertà e questa Democrazia garantiscono e proteggono".
Assaf ha inoltre sottolineato la modalità vandalica e sprezzante con cui gli attacchi sono stati portati avanti, significativo del livello di indottrinamento all'odio e al disprezzo che le reclute dell'esercito ebraico ricevono nei confronti della popolazione palestinese e di tutto ciò che la riguardi; il portavoce di Fatah ha fatto appello alla Comunità Internazionale perché prenda sul serio questo evento, verificatosi in un periodo di escalation delle persecuzioni violente e razziste da parte di forze armate, polizia e anche semplici teppisti ebrei degli insediamenti illegali, che prendono di mira proprietà, abitazioni, luoghi sacri e significativi del retaggio storico, archeologico e culturale della Palestina.
"L'attacco alle stazioni televisive significa che esiste un accordo tra autorità sioniste e teppisti degli insediamenti; impedire alle stazioni locali di trasmettere immagini e testimonianze di attacchi e devastazioni equivale a volerle nascondere all'attenzione della regione e del mondo, sperando che esse possano continuare indisturbate!".
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Fatah e anche Hamas si stanno giocando la credibilità sulla questione siriana.
RispondiEliminaInoltre Fatah è pesantemente infiltrata e ricorda certi movimenti di ultra sinistra italiani dove, in una ipotetica riunione di 15 persone, se il solito burlone avesse gridato a freddo "Maresciallo! Brigadiere!" si sarebbero voltati e messi sull'attenti almeno in 8.
Hamas é in una situazione molto delicata; é stata ospite oltre dieci anni di Assad, ma ora viene "tirata per la giacchetta" da certi sceicchi del petrolio che cercano di abbacinarne i dirigenti col luccichio dell'oro (nero) e con la promessa di maggiore sostegno.
EliminaI dirigenti di Hamas devono fare due conti e capire che schierarsi coi 're-fannulloni' del Golfo Persico li sputtanerebbe a livello cosmico e che niente di buono potrebbe mai venire dallo schierarsi a fianco dei migliori alleati di Usa e Israele nel mondo arabo!
Uff...Meno male che c'è Hezbollah gloriosa (e raffinatissima politicamente)!
RispondiEliminaIl denaro di Al Puttani qatar-ilota stà impestando tutta l'area, probabilmente si sono comprati anche un certo numero di politici e gioralisti in Turchia e intrigano a tutti i livelli peggio dei Sauditi.
Ma ... chissà se la maledizione dell'orso li colpirà...non si strapazza e picchia un ambasciatore russo gratis, quelli hanno memoria da orso!