Sessantotto ex-lavoratori della centrale nucleare "pirata" di Dimona, fucina atomica da cui il regime ebraico ha tratto il plutonio per il suo arsenale nucleare illegale, sono malati di cancro a causa della scadente qualità delle misure di sicurezza e hanno fatto causa al Governo chedendo un risarcimento di oltre 120 milioni di Shekel (poco meno di trenta milioni di Euro).
Un'ultima pattuglia di 24 pazienti, la cui malattia é stata diagnosticata recentemente, si é unita alla parte civile proprio questo lunedì, portando appunto a sessantotto il numero dei casi finora riscontrati. Il reattore nucleare di Dimona é un vecchio modello ricevuto dalla Francia durante gli anni cinquanta, assolutamente non al livello di sicurezza riscontrabile negli impianti di terza generazione.
Responsabili della centrale nucleare hanno contrastato le richieste degli ex-dipendenti, asserendo che i livelli di radiazione cui possono essere esposti i lavoratori della centrale non sono sufficienti a causare malattie. Il numero dei casi riscontrati, tuttavia, é molto superiore alla media statistica. Inoltre, nella zona attorno alla centrale, le mutazioni nella flora e nella fauna sono ben note, così come casi di sterilità e cancro nelle comunità più prossime al reattore.
Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille! Puoi votare le mie notizie anche in questa pagina.
Nessun commento:
Posta un commento