Organizzazioni filopalestinesi di diverse nazioni europee hanno aperto ieri un meetin londinese per discutere le modalità di organizzazione ed esecuzione di una marcia globale su Gerusalemme/Al-Quds occupata, che dovrebbe avvenire il 36 anniversario della "Giornata della Terra Palestinese". Rappresentanti di organizzazioni impegnate in merito sono arrivati dalla Germania, dall'Austria, dall'Italia, dall'Olanda per stabilire punti e tappe di avvicinamento a questo grande evento che segnerà un punto di svolta una volta per tutte nella lotta per la liberazione della Città Santa occupata.
I partecpanti intendono arrivare al Nobile Santuario di Al-Aqsa, in sé stesso simbolo materiale della volontà di Resistenza ostinata e caparbia contro gli spietati piani sionisti di pulizia etnica, persecuzione e giudaizzazione forzata, che intenderebbero sradicare millenni di identità cristiana e musulmana della Gerusalemme araba per sostituirli con la rozza impostura 'hollywoodiana' di una città mai esistita salvo che, forse nelle scenografie di cartapesta di Ben Hur e simili sandaloni.
Sarah Colborne, Direttrice esecutiva della PSC, Campagna di Solidarietà con la Palestina ha dichiarato che la marcia sarà un importante momento di lotta contro l'Apartheid sionista e che manifestanti in tutto il mondo si raduneranno davanti alle ambasciate del regime sionista di occupazione per far capire ai suoi governanti che abusi e attacchi contro la Cultura e il Retaggio storico e archeologico palestinese non saranno più tollerati. Comitati nazionali per la marcia su Gerusalemme sono stati formati in Giordania, Egitto, Libano, Sudafrica, Australia, Indonesia, Malesia, Pachistan, Usa, Iran, India, Siria e molti altri paesi del mondo.
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