Si conclude oggi l'esercitazione antiaerea dell'Esercito iraniano, denominata convenzionalmente 'Tharallah', che negli ultimi quattro giorni ha interessato 190mila Km quadrati nel Sud dell'Iran; zona al centro della quale si trova la centrale nucleare di Bushehr, da tempo operativa e che contribuisce 1000 MW al giorno alla rete elettrica della Repubblica Islamica.
In particolare, durante la manovra, sono stati testati e valutati numerosi sistemi radari di produzione iraniana: dalle copie dei 'Kasta' russi ai 'Nebo', fino ai nuovi modelli 'Kashef' e 'Matla' al-Fajr', che si sono rivelati estremamente efficaci nel trasmettere puntuali e dettagliate informazioni ai loro controllori riguardo a numero, quota, rotta d'ingresso e atteggiamento operativo dei velivoli dell'aviazione che nell'esercizio giocavano il ruolo dell'aggressore.
La Repubblica Islamica iraniana mantiene un saldo e attento controllo sopra il suo spazio aereo, come dimostrano incidenti recenti e meno recenti nei quali é riuscita a individuare, abbattere o persino a 'dirottare' ciberneticamente velivoli da ricognizione senza pilota inviati a spiarla da potenze ostili; Stati Uniti e Israele in primis.
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