giovedì 15 marzo 2012

Boicottiamo i diamanti lavorati in Isra-Hell, grondanti del sangue e delle sofferenze delle vittime del regime ebraico!


Il Sistema internazionale sulla regolamentazione e la certificazione delle transazioni di diamanti, creato anni addietro per evitare che nel mercato filtrino partite di pietre frutto di violenza, sfruttamento, riduzione in schiavitù e altri abusi contro la Dignità e i Diritti Umani é messo in queste settimane pesantemente sotto pressione dalle richieste di una vasta e variegata coalizione di ONG tra cui "Ebrei per il Boicottaggio di Israele", il "Centro Informazione Alternativa" (ONG mista ebreo-palestinese), e gruppi di solidarietà con la Palestina irlandesi e britannici, che stanno chiedendo insistentemente al Segretario Gillian Milovanovic di imporre un bando all'esportazione dei diamanti dall'entità sionista di occupazione della Palestina: "Stato" razzista, promotore di Apartheid, pulizia etnica e di stragi di civili innocenti.

Il regime ebraico soddisfa perfettamente tutti i "requisiti" dello Stato-canaglia e, conseguentemente, la coalizione di ONG pro-palestinesi chiede al Sistema internazionale di regolamentazione di agire conseguentemente e assestare così un colpo formidabile all'economia dell'occupazione sionista; a sostegno della loro tesi gli attivisti non hanno dovuto (purtroppo) fare altro che aprire i quotidiani e citare fatti e cifre degli ultimi giorni di bombardamenti sionisti sulla Striscia assediata di Gaza: "I residenti del ghetto di Gaza non hanno modo di sottrarsi ai raid aerei, la maggior parte delle cui vittime, nonostante la mendace propaganda sionista, non sono altro che civili inermi e inoffensivi!".

"Il tempo di agire é arrivato, l'industria del gioiello, fino a che non sanzionerà duramente il regime sionista, sarà automaticamente complice di tutti i suoi crimini, i diamanti tagliati e lavorati nella Palestina occupata sono a tutti gli effetti 'pietre insanguinate', chiediamo a tutte le ONG umanitarie del mondo di unirsi alle nostre pressioni e alla nostra campagna di informazione e sensibilizzazione, perché mai più anelli usati come pegno d'amore, di fidanzamento o altro possano finire a contribuire ai lutti, alle persecuzioni, ai bombardamenti, alle torture che vengono inflitte ai Palestinesi!".
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