Il Ministro degli Esteri iraniano Ali Akbar Salehi e il suo collega della Difesa Generale Vahidi hanno ricevuto in una Teheran parzialmente imbiancata da una delle ultime nevicate della stagione il Ministro della Difesa Zimbabweano Emerson Dambudzo Mnangagwa nella giornata di ieri; l'ospite é stato accolto con tutti gli onori e si é intrattenuto a parlare con i colleghi di numerosi progetti e accordi bilaterali che rafforzeranno i legami tra l'Africa anti-imperialista e il pilastro dell'Asse della Resistenza mediorientale all'arroganza colonialista usa, europea e sionista.
Ambedue le parti sono ansiose di migliorare ulteriormente le loro relazioni, specialmente nel campo del commercio e della difesa. Il Ministro Mnangagwa non ha fatto mistero dell'alto apprezzamento per non dire dell'ammirazione che molti stati africani tributano verso l'Iran per i suoi ottimi risultati nel campo della missilistica, dell'aeronautica, del nucleare, delle produzioni militari, dell'informatica e delle nanotecnologie, tutti traguardi ottenuti in barba alle pretese di 'sanzioni' dichiarate dall'occidente imperialista contro Teheran. Anche lo Zimbabwe, per il suo rifiuto di sottomettersi ai 'diktat' dell'avido neocolonialismo occidentale, é soggetto a infamanti campagne di propaganda e a sanzioni commerciali; avvicinarsi all'Iran può essere il modo giusto per aggirarle ed eventualmente imparare a vincerle.
Nelle prossime settimane un'officina di riparazione per elicotteri militari verrà attivata da esperti e tecnici iraniani in Zimbabwe, essa servirà a riparare e mantenere in efficienza i velivoli ad ala rotante di Harare, ma anche per formare meccanici e manutentori locali e per iniziare una limitata produzione di parti di ricambio in loco, seminando quindi un 'embrione' di industria aeronautica locale e indipendente da qualsivoglia influenza o ricatto imperialista.
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