mercoledì 14 marzo 2012

Ancora un prigioniero politico palestinese illegalmente ri-arrestato dal regime ebraico!


Truppe del regime sionista di occupazione della Palestina hanno violato per l'ennesima volta gli accordi sottoscritti lo scorso autunno con la mediazione e la garanzia egiziana coi quali Tel Aviv si impegnava a liberare centinaia di detenuti politici palestinesi e a non sottoporli ad alcuna misura di pedinamento, controllo, monitoraggio o arresto, in cambio del rilascio dell'Ebreo francese Gilad Schalit, catturato nel 2006 dalla Resistenza palestinese mentre, a bordo del suo carro armato da 55 tonnellate, si preparava "coraggiosamente" ad attaccare la popolazione civile di Gaza.

Il diciannovenne Ezzedine abu Sneineh é stato fermato dalle truppe sioniste a un posto di blocco mentre stava tornando a casa, nella parte meridionale della Cisgiordania vicino al Al-Khalil e quindi é stato illegalmente ri-arrestato; la denuncia della violazione degli accordi é arrivata puntualmente dalla Società per i Diritti dei Prigionieri Palestinesi, subito informata dai parenti del ragazzo, nella serata di ieri.

Sono ormai dozzine i detenuti politici palestinesi ri-arrestati dal regime sionista, che in questo modo dimostra a tutto il mondo quanto poco valgano la sua parola e i suoi giuramenti; tra essi si conta anche la coraggiosa Hana'a Shalabi, dallo scorso 15 febbraio in sciopero della fame a oltranza per attrarre l'attenzione della Comunità internazionale sugli abusi e le ingiustizie di cui lei e i suoi compagni di prigionia sono stati fatti oggetto da parte dell'occupazione sionista.
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