Con la sempre più irreversibile sconfitta sul campo delle milizie takfire pagate da Sauditi e Qatariani e sostenute da Americani, Francesi, Turchi e Israeliani, che hanno fallito clamorosamente nel loro intento dichiarato di far precipitare la Siria nel sangue e nel caos e causare così la caduta del legittimo Governo del Presidente Assad ecco che arrivano e si moltiplicato i 'distinguo', le 'disassociazioni', le offerte (tardive) di aiuto nell'identificazione e nella prosecuzione dei mercenari e dei tagliagole che si erano infiltrati in Siria con propositi di morte e distruzione.
Secondo fonti algerine il Governo del paese nordafricano avrebbe trasmetto a Damasco una lista di ventuno nomi di cittadini algerini e francesi di origine algerina (ma pare anche marocchina) che, dopo avere militato per un periodo con le formazioni di 'Al-Qaeda nel Maghreb' si sarebbero quindi diretti verso la Siria insieme ad altri estremisti wahabiti che si trovavano in Libia. Il quotidiano El-Khabar sostiene che il Governo di Parigi avrebbe contattato questi estremisti e li avrebbe aiutati a viaggiare dal Marocco, dall'Algeria, dalla Libia verso i confini della Siria, dove agenti francesi li avrebbero fatti infiltrare all'interno, specialmente dalla parte turca.
Inoltre i fondamentalisti wahabiti presenti in Africa del Nord avrebbero installato due campi di addestramento in Libia, dove vaste zone del paese sono fuori da ogni controllo nei postumi della recente guerra civile, col Governo di transizione che non controlla altro che la costa e le vaste regioni dell'interno totalmente prive di ogni monitoraggio. Di questi due campi uno si troverebbe nel deserto attorno alla città di Hon e l'altro vicino le Jabal al-Akhdar (Montagne Verdi) nella Libia Orientale.
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