Dopo l'episodio di Jabaliya, da noi prontamente riportato, in cui cecchini sionazisti hanno aperto il fuoco ferendo il diciassettenne Jameel Heesha il ghetto palestinese assediato di Gaza ha subito un nuovo affronto questa mattina all'alba quando apparecchi da bombardamento di Tel Aviv hanno colpito tre volte tra Khan Younis e Rafah.
Secondo quanto riportato dai servizi d'emergenza della Striscia, non ci sarebbero stati morti o feriti, ma i danni materiali sarebbero ingenti. Ancora una volta si nota chiaramente la malafede sionista che, dopo avere siglato in fretta e furia l'armistizio con l'enclave palestinese per fermare il lancio di razzi contro Eilat, Beersheba, Dimona, Al.-Quds e Tel Aviv, ha violato la tregua a suo piacimento, arrivando persino a uccidere quattro cittadini palestinesi.
Di fronte a queste flagranti violazioni della parola data si aspetta una presa di posizione, anche solo formale, dell'Egitto, che di quell'accordo di armistizio era stato mediatore, garante e facilitatore.
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