domenica 28 aprile 2013

Il Presidente del Parlamento siriano arriverà domani in visita ufficiale in Iran!


Quattro giorni di visita ufficiale nella Repubblica Islamica sono in programma per Mohammed Jihad al-Laham, Presidente del Parlamento siriano e per i suoi accompagnatori; un impegno ufficiale che prenderà il via lunedì 29 aprile e si concluderà giovedì 2 maggio. Nel suo soggiorno iraniano Al-Laham incontrerà il collega e parigrado Ali Larijani, il Presidente uscente Ahmadinejad, il Ministro degli Esteri Ali Akbar Salehi e il Segretario del Supremo Consiglio Nazionale di Sicurezza Saeed Jalili.

Non é previsto, a quanto si sappia ora, un incontro con la Guida Suprema Ayatollah Khamenei; comunque l'ospite siriano "incasserà" da questi incontri coi vertici iraniani la rinnovata solidarietà di Teheran, rinfocolata e rinsaldata dalle ottime notizie dai fronti di combattimento, dove le forze regolari di Damasco stanno facendo grandi progressi arrivando sempre più vicine a chiudere del tutto le frontiere all'afflusso di altri mercenari e altre armi ed equipaggiamenti.

L'attività diplomatica interna ed esterna alla Siria in queste ultime settimane ha confermato come il Presidente Assad possa sempre contare sul sostegno dei suoi tradizionali alleati e come questi si stiano impegnando a fondo per permettere una soluzione definitiva della situazione sul terreno.

6 commenti:

  1. Per quanto io possa comprendere (e apprezzare), mi par di poter commeentare che la Repubblica Araba di Siria, sia, al momento, fra i Paesi più dignitosi del Mondo (insieme all'Iran e ad altri), poiché ha avuto Proprio ieri, a Mosca) il coraggio e l'onestà, per bocca del proprio Ministro dell'Informazione, di dire in faccia agli USA e alla Gran Bretagna, che le affermazioni occidentali riguardo l'uso delle armi chimiche da parte della Siria sono della "bugie sfacciate". Questa affermazione, peraltro veritiera e confermata dai fatti, va raffrontata con tutte le genuflessioni prodotte dal governo Italiano (non importa di che colore), poiché in tema di servilismo, sono tutti uguali. Se ora pensiamo che Ministro degli Esteri sarà la Emma Bonino (che durante l'aggressione alla Jugoslavia, stava in Macedonia, ad incitare gl USA e gli altri - compresa l'Italia - a bombardare i Serbi!), possiamo immaginare che tipo di approccio "umanitario" sarà espresso dal nostro Paese. Per carità...

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    1. Viva Tudman, Gotovina, Çeku e Haradinaji i peggiori incubi dei serbi imperialisti e islamofobi in kossovo e croazia.

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    2. Brutto figlio di un cane, ti organizzerò un fine settimana nel municipio di Zemun ed un posto nella curva del Partizan Beograd!
      Ivan

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    3. Io invece ti organizzo una rimpatriata di estremisti nazionalisti croati e una felice visita tra i musulmani kosovari e bosniaci...mi raccomando, portati il poster di mladic e milosevic. Alla facciaccia tua gotovina e haradinai sono stati assolti...mentre i tuoi amici moriranno in una cella.

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    4. Nazionalisti croati...gli stessi che vendono le armi ai qaedisti in Siria...si vede proprio che tu le fogne le conosci tutte e sei molto in intimità con la feccia del rattume!!!!!

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    5. gotovina ha difeso la sua gente e il suo popolo dalla prepotenza dei serbi, stessa cosa per haradinaj. I serbi invece hanno trucidato migliaia di persone rendendosi responsabili di pulizie etniche inaudite...e in più si considerano vittime e pretendono risarcimenti. Sulla vendita di armi ai qaedisti non commento visto che quell'articolo che avete pubblicato incolpava le milizie croate e l'esercito croato di essere responsabili di soprusi nei confronti dei musulmani (cosa falsissima visto che agim çeku, ex capo dell'UCK e MUSULMANO ha militato nell'esercito croato, fino a divenire uno dei capi dell'operazione tempesta...le uniche scaramucce tra croati e musulmani si ebbero in bosnia x irrilevanti questioni territoriali).

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