venerdì 3 maggio 2013

Il Premier irakeno Nouri al-Maliki vince il braccio di ferro coi ministri curdi che ritornano alle sedute del Governo centrale!

Già notevolmente rafforzato dalla vittoria netta della sua coalizione nelle recenti elezioni provinciali, il Premier irakeno Nouri al-Maliki ha incamerato una nuova vittoria politica quando, dopo settimane di Aventino, i Ministri curdi del Governo sono tornati con la coda e le orecchie basse (metaforicamente parlando) a sedersi a Bagdad, interrompendo un autoesilio che durava da due mesi.
La rottura si era consumata quando il Parlamento aveva passato a maggioranza il bilancio statale del 2013 senza allocare i fondi richiesti dai Curdi per permettere alle compagnie petrolifere americane di lavorare nel Nord del paese, secondo accordi presi unicamente con le autorità locali, accordi illegali secondo la legge irakena che prevede uno stretto controllo centralizzato del Governo su tutte le attività petrolifere.

Ma dopo due mesi di boicottaggio delle riunioni governative, di fronte alla indisponibilità di Maliki ad alcun cedimento e di fronte alla sua larga vittoria elettorale, i Curdi hanno dovuto passare la mano e dichiararsi sconfitti: nella giornata di ieri Nechirvan Barzani aveva annunciato la resa, oggi i Ministri curdi sono tornati al tavolo di Bagdad.

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