martedì 29 aprile 2014

"No a Sodastream, le bevande dell'Apartheid!", la campagna BDS colpisce gli interessi sionisti a Boston e dintorni!

Una massiccia campagna BDS organizzata in Massachussets ha preso di mira il rivenditore di ferramenta e articoli per la casa 'Tags' di Cambridge, negli Usa, intimandogli di ritirare dal suo assortimento di prodotti macchine e sciroppi 'Sodastream'.

La compagna sionista, per approfittare dei ricchi sconti fiscali forniti dal regime ebraico di occupazione ha infatti collocato la sua sede e le sue fabbriche su terreno illegalmente annesso dopo il 1967; certo, diranno i nostri lettori, anche i terreni occupati PRIMA del 1967, prima del '48 e fino all'arrivo del primo immigrato illegale khazaro in Medio Oriente sono occupazioni 'illegali', ma prendere di mira le più recenti é un ottimo modo di iniziare la crociata antisionista.

Sodastream si avvale di pubblicità televisive su ogni canale del pianeta, e del sostegno delle star di Hollywood, dominata dalle cabale "a Sei Punte", ma la reazione e lo sdegno dei militanti BDS é talmente profonda che sempre più persone stanno evitando di acquistare i suoi macchinari o stanno smettendo di usarli.

Fatto ancor più interessante, tra i dimostranti del Massachussets vi sono anche diversi Ebrei, persone decenti che riconoscono come i crimini delle società che si approfittano degli 'sconti' del regime di Tel Aviv sono gravi come quelli delle società tedesche che durante la Seconda Guerra Mondiale usavano lavoratori-schiavi forniti sottocosto dal Terzo Reich.

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