Mentre le fognette della stampa prezzolata italiota, sia che prendano ordini dalla sinagoga di DeBenedetti o dall'asfittico pollaio confindustriale (dove i 'galletti' dell'imprenditoria nazionale attendono di venire trasformati nei capponi di domani dalle 'illuminate' mani invisibili del mercatismo e della globalizzazione strisciante) si concentrano a diffamare il potere giudiziario egiziano per aver fatto nient'altro che il suo dovere: difendere lo Stato dagli eversori islamisti che ricorrono al terrorismo e alla violenza e averlo fatto con gli strumenti e le leggi a disposizione, ivi compresa la condanna a morte, emessa anche nei confronti del mandante ultimo delle violenze terroriste ikhwanite, Mohamed Badieh, Palaestina Felix dal Cairo recepisce e dà risalto a una notizia ben diversa ma a nostro giudizio molto più indicativa e rilevante.
Come dimostra questa foto di gruppo il Generae Al-Sisi, dimissionario dalla sua carica per poter prendere parte alle prossime elezioni presidenziali, ha fatto visita al quartier generale del Partito Arabo Democratico Nasserista (formazione frutto della fusione tra quattro diversi partiti nasseristi precedenti) e ha siglato coi suoi dirigenti un memorandum d'intesa per la loro partecipazione al Governo del paese dopo una prevista (e probabile) vittoria alle presidenziali dell'ex-militare.
Questo fatto costituisce un ottimo presagio per il futuro del Paese del Nilo, visto che un recupero della tradizione nazionalista, patriottica e socalista che segnò le sorti della Nazione tra la cacciata del corrotto Farouk e il tradimento filoamericano consumato da Sadat tra 1974 e 1979 sembra la maniera migliore per restituire orgoglio, fierezza, unità e dignità a una popolazione che tra 2011 e 2013 ha rischiato di precipitare dalla stagnazione paludosa del regime di Mubarak all'oscurantismo ikhwanita incarnato dalla Fratellanza Musulmana e da ridicoli personaggi come Mohamed Mursi.
i regimi nazionalisti arabi laici sono sempre stati disprezzati, sia dal potere mondialista guidato dai sionisti e americani sia dai radicali regimi fondamentalisti del golfo persico. Questo ha provocato una forte radicalizzazione religiosa delle societa mediorentiali e ha impedito lo sviluppo economico, sociale e culturale delle popolazioni e la creazione di uno stato laico autentico. L stato laico( non laicista) è fondamentale sopratutto per alcune società come il libano dove c'è una forte diffusione di confessioni religiose diverse. ultimamente si stanno sviluppando istanze di matrimonio civile anche se siamo allo stato embrionale. Perchè da fastidio il nazionalismo arabo? Semplice perchè i vari Nasser volevano tutelare gli interessi della popolazione all'interno dell'egitto e ciò urtava gli interessi schifosi degli sion- americani e dei sauditi. Se ci pensate bene anche il fondamentalismo islamico è una forma di globalizzazione. la globalizzazione sia come estremismo islamico, sia come consumismo sfrenato importato dall'america è un modo per distruggere gli stati nazionali. Quando ciò non avviene con le buone come in Europa(continente ormai senza ne carne ne pesce) si passa con gli interventi militari come in medio oriente o colpi di stato.
RispondiEliminala mente perfida dell'asse del male usa-israele-arabia sono i sauditi e i quatarioti. Loro volevano una guerra tra israele-usa e iran passando per il libano la siria l'iraq e anche la turchia, rimanendo in disparte e fornendo solo supporto economico. In questa maniera con motto divide e impera sarebbero stati gli unici vincitori della contesa. Gli Usa hanno capito il trucco e gli hanno lasciati col cerino in mano. Poi oggettivamente come ha detto il capo dei servizi segreti israeliani, Israele non era pronto per una guerra inutile. Gli Usa hanno lasciato che la guerra venisse vinta dalla Siria. Gli Usa tutelano solo i propri interessi. in un momento storico dove il petrolio saudita fa meno gola e con l'estrazione del gas naturale possono puntare all'autosufficienza, senza contare la crisi economica, quindi di conseguenza stanno puntando a una politica economica tendente all'isolazionismo e al disimpegno. Ciò comporta una politica accomondante anche verso L'iran anche perchè gli obiettivi principali degli USA in politica estera si chiamano RUSSIA E CINA. Israele sta in una crisi economica e il suo ruolo sta venendo ridimensionato. L'ARABIA SAUDITA, sta fuori dai gangheri perchè i loro fedeli amici yankee se ne fregano di loro e dei loro porci interessi. Stanno cercando di risollevare l'alleanza con israele finanziando il Mossad e ho letto che vogliono comprare la bomba atomica dal pakistan in funzione antiiraniana I sauditi odiano alla morte L'Iran. il futuro del Medio oriente si giocherà nella lotta tra sunniti e sciiti, ovvero Arabia e Iran e i loro compari con la Russia che acquisterà un potere notevole come negoziatore e la Turchia potenza in ascesa che rivorrà la sua influenza sul mondo arabo. Vediamo
RispondiEliminaLe tue parole sono ragionate e lungimiranti, ti diamo il benvenuto nella community informale dei lettori di PALAESTINA FELIX
Eliminagrazie :)
EliminaPALESTINA=Oggettivamente il fatto che la Palestina diventi uno stato a se stante mi sembra una cavolata. 1) E' un territorio non uniforme ma spezzettato, la cisgiordania è slegata da Gaza e per unire le due parti devi passare per il territorio israeliano, senza contare la distribuzione balcanica della popolazione 2) Israele non abbandona territori dove Hamas e compgnia bella possono attaccarlo senza problemi 3) l'economia palestinese è fortemente legata a quella israeliana. SOLUZIONI POSSONO ESSERE 2 : 1) O SI FA UNO SCAMBIO DI POPOLAZIONE TRA EBREI E ARABI NELLA FALSARIGA DI GRECIA E TURCHIA DOPO LA PRIMA GUERRA MONDIALE, COSA CHE CAUSEREBBE VIOLENZE ESTREME E COSTI ELEVATISSIMI 2) CERCARE UNA FORMA DI CONVIVENZA. LO STATO PALESTINESE PER ME E' UN BAU BAU CON CUI HAMAS E ABU MAZEN POSSONO CONSERVARE IL POTERE E ISRAELE FARE I PORCI COMODI MANTENENDO LO STATUS QUO A SPESE DI ARABI E EBREI CHE COMBATTONO PER I LORO SCHIFOSI INTERESSI. I TEMPI NON SONO MATURI MA ALLA FINE SI ARRIVERA' ALLA PACE COME IN SRI LANKA CHE DOPO 30 ANNI DI GUERRA E' UNA DELLE ZONE DEL MONDO CON PIU' ALTO TASSO DI SVILUPPO ECONOMICO O COME L'ULSTER.
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