Siamo arrivati alle armi, ecco la conclusione delle continue provocazioni dei golpisti di Maidan, i banderisti filoguidati dalla CIA e dalla NATO con cui Obama sperava di togliere a Putin il controllo sulla Flotta del Mar Nero che é stata essenziale per prevenire l'aggressione imperialista contro la Siria di Assad.
Certi di venire spalleggiati diplomaticamente (e forse anche militarmente) dai loro burattinai occidentali i teppisti e gli hooligan insediati a Kyiv hanno lanciato una sconsiderata aggressione armata contro i presidi dei miliziani russofoni a Slaviansk e in altre zone delle province orientali che non aspettano altro di potersi unire alla federazione di Mosca.
Ovviamente le puntate dei banderisti sostenuti da contractor e mercenari americani e NATO sono state puntualmente rintuzzate dai militanti dell'Est che sono riusciti perfino ad abbattere quattro elicotteri militari, nella foto si vede il pilota di uno di essi che viene portato, ferito, in una località sicura, per venire interrogato. Forse in seguito si negozierà la sua liberazione.
Militanti russofoni hanno anche preso il controllo della centrale di controllo del traffico ferroviario di Donetsk, bloccando tutte le possibilità dei banderisti di Kyiv di fare affluire via treno rinforzi da Ovest.
La maggioranza della gente ha capito che ad animare i golpisti di Kiev sono la CIA, i neoconservatori come la Nutland e gli ebrei che rispondono a Soros. Nessuno in Europa vorrebbe le sanzioni contro la Russia né si sognerebbe di inviare armi: queste decisioni sono prese dai nostri governanti, marionette di Washington. Il cambio di regime deve essere fatto a Roma, Parigi e Berlino, non a Mosca! Federico
RispondiEliminaSiamo veramente INCAZZATI con l'occidentalume e con i banderisti UPA appoggiati da porci oligharchi ebrei (nominalmente) che vanno anche contro l'interesse del proprio popolo, è bellissima la notizia di un gruppo di "refusnick" ebrei russi in israele che intende andare in Ucraina a spaccare il culo ai banderisti UPA.
RispondiEliminaVladimir basta con la convocazione del consiglio di sicurezza ONU, vogliamo sentire il rumore dei cingoli dei T-90 nelle strade di Kiev e di Lvov (*)!
Una volta installato un regime di transizione neutrale e fatte elezioni oneste oltre ad una riscrittura della costituzione i T-90 potranno tranquillamente ritirarsi.
Ivan
(*) quando i T-90 sferraglieranno a Kiev e Lvov il consumo di carta igenica in Polonia e paesi baltici decuplicherà.
per il momento putin non muove un dito, forse per la prima volta teme qualcosa? se e' cosi' la vedo brutta per i separatisti contro un intero esercito appoggiato dall'occidente! speriamo sia una tattica militare di putin!
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EliminaPutin fa bene a non muovere un dito. Prima bisogna vedere se i filo russi riescono a respingere l'assalto ed ottenere lo stato federale. Se falliscono e comincia a scorrere il sangue, allora Mosca sarà legittimata ad intervenire. Invasione leggera= donbass, invasione pesante= riva destra del dnjepr. Federico
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