Militanti delle forze di protezione popolare est-ucraine hanno preso il controllo della cittadina di Kostiantinivka, occupando il municipio e alzando la bandiera della Repubblica Popolare di Donetsk.
Kostiantinivka, con una popolazione di circa 80.000 abitanti, è una città situata tra le città di Slaviansk e di Donetsk, ambedue si trovano attualmente sotto il controllo degli attivisti pro russi.
Domenica scorsa essi avevano preso a Donetsk il controllo della sede della TV locale senza alcun intervento della polizia che pure era presente sul posto.
I miliziani, una volta entrati nell’edificio, hanno costituito una guardia a presidio, portavano abiti civili e una semplice fascia rossa al braccio con la scritta “Oplop” (muraglia).
“I giornalisti di questa TV potranno continuare a lavorare ma c’è bisogno che dicano la verità”, ha spiegato Stanislav, uno degli attivisti, alla AFP. Lo stesso ha aggiunto che loro custodiranno l’edificio giorno e notte, “i canali televisivi russi dicono la verità, vogliamo che anche a Donetsk ci siano catene TV che facciano lo stesso”.
Almeno sei poliziotti ucraini, dei quali almeno 3 armati di Kalashnikov hanno osservato la scena dalla loro jeep senza intervenire.
Dalla parte di Lugansk è stato trasmesso dai cittadini un ultimatum alle autorità di Kiev con il quale chiedono:
1) l’attuazione di un referendum con riconoscimento diello status di autonomia della regione,
2)una amnistia per tutti i detenuti politici,
3) l’annullamento degli ultimi aumenti dei prezzi e tariffe,
4) il ritorno del russo quale lingua ufficiale.
Queste sono esigenze chiare per qualsiasi paese civile, hanno detto.
“Se entro il 29 di Aprile queste rivendicazioni, basate sugli accordi di Ginevra, non avranno attuazione”, hanno proclamato gli insorti, proclameremo tutti i rappresentanti di Kiev criminali e nemici del popolo e passeremo all’azione”.
Questo è il proclama dei rivoltosi definitisi dell’esercito del Sud Est Ucraina.
I giornali di Kiev ormai chiedono che si riconosca la secessione dell’Est Ucraina
Alcuni analisti a Kiev hanno commentato per la prima volta di considerare la perdita del sud est dell’Ucraina come inevitabile e che potrebbe anche andare a beneficio dell’Ucraina . “Non ci deve essere dialogo con alcuno, tutti ormai dicono Fuori !” Lo segnala il portale Jvilya.
Il giornalista Serguei Visoski analizza che le regioni del Donetsk e di Lugansk sono regioni industriali e minerarie e qualsiasi riforma di tipo neoliberista, come quelle che Kiev vorrebbe introdurre, provocherebbe la chiusura di molte miniere e fabbriche con conseguenti proteste di massa ed una esplosione sociale della quali approfitterebbe Mosca.
Ha scritto Visoski.
La zona impoverita di Donbass sarà una fonte di voti per i partiti populisti ed antieuropei, ha segnalato da parte sua il giornale Zerkalo Nedeli (Lo Specchio della settimana), “se cerchiamo di trattenere l’Est rischiamo di perdere l’Ovest. Meglio lasciare che Donbass si stacchi dal paese e ricostruire l’Ucraina in Europa”.
In realtà i circoli del nuovo potere a Kiev vedono nella rivolta dell’Est un ostacolo ai propri piani per implementare le politiche neoliberiste e pro UE, tenendo in conto che l’Ucraina non dispone delle risorse per finanziare una guerra o un lungo periodo di destabilizzazione del paese e sarebbero disposti a permettere che l’est si separi dall’Ucraina , come avvenuto per la Crimea, al fine di attuare i propri propositi.
Sembra inoltre che si siano verificati violenti scontri nel centro della città e nelle vicinanze dello stadio, tra gruppi di nazisti ucraini e forze di autodifesa della Repubblica Popolare di Donetsk. Viene riportato da varie fonti di un bilancio con molti feriti da entrambe le parti.
Intanto nel posto di frontiera di Lugansk é stata alzata la bandiera russa. Di fatto in questo punto non esiste più una frontiera con la Russia.
Mosca continua a concentrare le proprie truppe a Slaviansk e si riserva il diritto di intervenire per proteggere la popolazione.
Il Ministero della Difesa russo ha negato che ci siano state violazioni dello spazio aereo da parte di aerei russi ed ha bollato come manipolazione le notizie fornite in tal senso dalle autorità del governo di Kiev.
Saranno possibili alcuni minimi aggiustamenti territoriali ad ovest a favore dell'Ungheria, sicuramente nessun aggiustamento a favore di Romania e tanto meno Polonia, quello che resterà dell'Ucraina ad occidente sarà rigorosamente neutrale con un complesso di stitichezza da sana fifa.
RispondiEliminaLa Costa nord del Mar Nero da sud della Transnistria passando da Odessa fino a Kerck sarà tutta NovoRossja e nessun cornuto fascista dispettoso potrà controllare l'erogazione dell'acqua alla Crimea, la pindo gallina spennata americanassassinculattopedofila strillerà un poco ma attirerà solo poderosi falli Messicani.
La Parte industriale (est) con alcune pregiate produzioni, che per altro hanno come unico cliente l'Armata Russa, si riprenderanno alla grande, MotorSich (turbine per aerei e civili), Antonov ed altre con stipendi decenti per i lavoratori, senza dimenticare i minatori cari alla memoria di Santa Madre Russia, alle famiglie verranno erogate elettricità e riscaldamento a prezzi bassissimi e non da strozzini europei.
Ivan
La strategia americana in Ucraina è completamente fallita. Avevano persino inviato il capo della CIA, Brennan, per aizzare i golpisti contro i filorussi. L'operazione militare di Kiev, finalizzata a provocare la reazione di Mosca per isolarla sul piano internazionale, è però completamente fallita: senza benza, senza cibo, senza stipendi, i soldati di Kiev si sono ammutinati in massa tranne qualche reparto di fanatici politici. Federico
RispondiElimina"Meglio lasciare che Donbass si stacchi dal paese e ricostruire l’Ucraina in Europa"... tanti auguri allora!
RispondiEliminaAh proposito, il "governo" nazifascista di Kyev, il 5 aprile, ha intavolato una trattativa tramite una delegazione della compagnia Dnepropetrovs’k “Yuzhmash” e rappresentanti del governo Turco e Cinese [e probabilmente non solo loro]. L’oggetto delle trattative e’ la vendita della documentazione tecnica e della tecnologia di produzione del missile balistico SS-18 Satan Mod.2, secondo la classificazione NATO, o sistema missilistico P-36M2 Voivoda [15PO18M] di quarta generazione, dotato di missile intercontinentale con testate multiple indipendenti [MIRV] di classe pesante 15A18M, secondo la classificazione Russa. I missili di questo tipo sono tra i piu’ potenti tra gli ICBM, e quando furono schiertati dall'URSS fecero sudare freddo gli americani, inducendoli a trattative per la loro limitazione. Dal punto di vista tecnologico questo sistema non ha analoghi in occidente. L’alto livello delle caratteristiche tattiche e tecniche lo rende una base affidabile degli strumenti di deterrenza nucleare nella risoluzione dei problemi relativi al mantenimento dell’equilibrio strategico-militare. Inoltre, questo sistema si rivela basilare per la creazione di misure asimmetriche d’opposizione al sistema di difesa antimissile multistrato con elementi basati nello spazio, e possiede la modalita’ di lancio in regime di allerta costante verso uno dei target prestabiliti, la modalita’ di retargeting operativo, e quella di lancio verso qualsiasi target non programmato. E’ dotato di quattro tipi di testate, e la difesa americana non può fare proprio nulla contro questo vettore. Assieme al sistema “Satan” verranno consegnate anche la documentazione e la tecnologia di produzione del vettore di classe media “Zenit-2” (11K77), e il know-how per la costruzione del promettente e multifunzionale sistema missilistico “Sapsan”. Il tema diventa piu’ scottante se si considera che proprio oggi (cioe’ contemporaneamente) nella stessa Dnepropetrovs’k sono in corso le trattative tra la direzione del Design office Yuzhnoye e i rappresentanti dell’Agenzia spaziale ucraina da una parte, e una delegazione Cinese dall’altra. L’oggetto delle trattative e’ lo stesso. Se si tratti di una sorta di asta, o di un metodo di Kiev per riscuotere subito il pagamento della “merce” da entrambi i compratori, ancora non posso dirlo. Per il momento nemmeno le somme delle presunte operazioni sono note.
Si si ... sistemi missilistici molto potenti ma vecchiotti, meglio i moderni sistemi trasportabili sempre a testata MIRV e praticamente impossibili da contrastare a terra con attacco preventivo, e poi si sa che i rozzi mugiki sono bravissimi a nascondere il raccolto...esiste anche un termine specifico che si chiama "maskirovka" che ha più significati sempre perchè i mugiki sono ignoranti e non sanno mai bene quello che faranno in futuro ... eh eh eh... questi nuovi missili hanno anche caratteristiche di elevata "padulità" ovvero sono missili paduli che volano all'altezza dei culi con traiettorie semi balistiche e con cambi di direzione su tutti gli assi e perciò difficilini da intercettare, sono ideali per le terga degli americanassassinculattonpedofili ... quando vengono colpiti godono come mandrilli a ogni esplosione da 20 kton...strilleranno [ si si ancora mi piace tanto tanto tanto! E' così macho, rozzo, grosso e potente!].
RispondiEliminaIvan