mercoledì 30 novembre 2016

Annunciata anche la caduta di Sheik Saeed! La sacca di Aleppo inizia a crollare anche a Sud!

Al-Manar, Sputnik News e molte altre agenzie e testate informative in lingua araba hanno iniziato a riportare la notizia della completa conquista del distretto di Sheik Saeed nella parte sudoccidentale della 'sacca' di Aleppo da parte delle forze armate governative e dei loro alleati.

Sembra che un grosso contingente di miliziani sciiti irakeni della milizia Al-Nujaba abbia dato il suo aiuto al raggiungimento di questo importante obiettivo.
Evidentemente prima di partire insieme agli Hezbollah all'offensiva verso Khan Touman agli irakeni di Al-Nujaba é stato chiesto di contribuire alla riduzione (forse, speriamo, definitiva) di quel che resta della 'Kessel' aleppina.

A questo punto speriamo che la liberazione di Sheik Saeed faccia da "catalizzatore" per il definitivo collasso del resto dell'area ancora occupata dai terroristi; a quel punto l'offensiva verso Khan Touman, l'Autostrada M-5 e Fouaa e Kefraya potrà partire ancora più convintamente e sostenuta da molte delle truppe che prima erano "immobilizzate" a circondare la zona takfira.

3 commenti:

  1. ...non vedo l'ora di leggere quanti 'consiglieri' occidentali rimarranno nella rete, adesso che la tonnara inizia a ribollire... spero almeno una cinquantina di isisraeliani, ameriCani ed europei vari, da portare in trionfo in catene a Damasco, come Cesare fece con Vercingetorige.

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    1. illuso, verranno fatti evacuare, come è già successo da altre località sotto assedio, anzi probabilmente sono già andati via, poco tempo fa si parlava di alcuni bus con i vetri oscurati che erano stati lasciati passare. pietro

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  2. Riporto da Aurora:
    Fonti vicine ai servizi segreti israeliani affermano che colloqui segreti avrebbero avuto luogo tra Siria, Israele e Giordania per “garantire i confini meridionali della Siria“. Citando fonti russe e statunitensi, un rapporto cita l’accordo tra tre parti “sul ritorno alla situazione prima del marzo 2011 sulle frontiere tre Siria, Giordania e Israele, soprattutto sul Golan”.
    “Inoltre i rappresentanti, siriani, giordani, israeliani, russi, statunitensi e degli Emirati Arabi Uniti hanno partecipato ai colloqui, L’accordo tripartito prevede, se concluso, il ritorno delle forze multinazionali delle Nazioni Unite sul Golan occupato, responsabili della prevenzione di un qualsiasi confronto nella zona. L’accordo prevede anche, come in passato, la gestione della sicurezza da parte della Siria delle Alture del Golan occupate. La forza multinazionale che dovrà ritornare nel Golan sarà formata da 1000 soldati e 70 osservatori. Ci sarebbe anche una zona smilitarizzata al confine, prevista nel 1974 con l’accordo di cessazione delle ostilità tra Israele e Siria“. “La zona demilitarizzata si estende per 80 chilometri dal Jabal al-Shayq al confine tra Giordania, Siria e Israele".

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