sabato 20 maggio 2017

Gli yankee cedono di fronte alla determinazione di Siriani e alleati! Truppe governative occupano Zarqa, a 57 Km dal confine con l'Irak!

Quando si ha di fronte un bullo la cosa peggiore da fare è quella di cedere alle sue angherie, i codardi infatti vivono di intimidazioni e di fronte a una risposta determinata e coerente perdono la baldanza e si ritirano con la coda tra le gambe.

E' esattamente questo che é successo in Siria dove, dopo l'attacco aereo contro il convoglio delle Brigate Imam Ali di avantieri, l'avanzata dei rinforzi governativi verso la frontiera siro-irakena non solo non si é arrestata, ma, anzi, é stata accelerata e incrementata.



In questo modo i mangia-spazzatura a stelle e strisce hanno ricevuto la palla nel loro campo e potevano solo scegliere se ripetere nuovi attacchi, con ciascuno rischiando di portare la tensione con la Russia oltre il livello di guardia, oppure, vedendosi scoperto il bluff, cedere.

E hanno ceduto infatti, ordinando ai loro terroristi dell'FSA di abbandonare il varco di confine di Al-Tanf che già a sera della giornata di ieri era segnalato come abbandonato; contemporaneamente il Comando Siriano manteneva la sua determinazione e, prima di notte, truppe governative erano confermate agli incroci di Shaghm e di Zarqa.

Quest'ultimo si trova a 57 Km circa dal confine!

4 commenti:

  1. Gli americani sono come i cani
    Se scappi ti inseguono
    Se ti fermi si fermano
    Se li insegui scappano

    Khomeini

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    Risposte
    1. Perfetto ! Gli USA sono sempre stati una "tigre di carta" militare. La loro unica "potenza" è quella dei bombardamenti a tappeto (ma a ragguardevolissima distanza di sicurezza, per carità, dato il famoso "coraggio" del soldato americano). Bombardamenti a tappeto che, a parità di condizione, saprebbero fare benissimo anche i pigmei.

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  2. L'avanzata verso il confine siro iracheno, porta a due conseguenze di alto valore strategico.
    Da un lato la giusta considerazione espressa da Kahani, di aprire una autostrada di comunicazione tra il Libano e Teheran.
    Dall'altro spezza la comunicazione della guerriglia wahabita con l'Isis. In sostanza dunque l'alleanza tra sauditi ed occidentali, non ha più la possibilità di alimentare i fronti militari attivi nel centro siriano e lungo la valle dell'Eufrate.
    Evidente la presenza della strategia e della forza russa che, da secoli, sa che il nemico, separato dalle sue salmerie, e' destinato a soccombere.
    Ci vuole coraggio a compiere balzi cosi determinanti nel deserto, che espongono ad attacchi laterali. Ma se l'autostrada regge grazie a moderni monitoraggi ed attacchi aereospaziali, questa avanzata avvicina molto il momento della vittoria finale del Presidente Assad. Che la gloria gli arrida!
    Federico

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