venerdì 19 maggio 2017

I cyber-commando del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina "svaligiano" banche dati del regime ebraico!

La guerra moderna si é arricchita di nuovi campi di battaglia digitali e telematici, dove "l'arma maledetta e invisibile delle spie" (come la chiamava il Grande Corso) può esplicarsi con una furtività e una vastità che erano semplicemente impensabili ai tempi di Richard Sorge o di Mata Hari.

Per presentarsi preparato anche su questo terreno di sfida il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina ha creato una sotto-sezione delle Brigate Abu Ali Mustafa dedita esclusivamente all'informatica e alla cyber-guerra, chiamandola "Unità 67".

Grazie ai nostri affidabili contatti siamo in grado di annunciarvi che nella giornata di ieri l'Unità 67 ha compiuto con successo un profondissimo "raid" in 'territorio nemico', violando e saccheggiando la memoria di diversi, guardatissimi computer di agenzie del regime ebraico.

Non ci sono ancora dichiarazioni ufficiali dai responsabili delle Brigate Abu Ali Mustafa o del PFLP, ma siamo certi che, una volta analizzati e decifrati i contenuti del "bottino" fatto nei mainframe dell'Occupazione verranno utilizzati per rendere ancora più precise, efficaci e devastanti le operazioni di resistenza del Fronte, anche quelle di carattere più 'convenzionale'.

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