lunedì 7 marzo 2011

Il Fronte popolare per la Liberazione della Palestina "benedice" la rivolta libica contro Gheddafi, definito 'dittatore fascistoide'!

Il Fronte popolare per la Liberazione della Palestina, la fazione marxista-leninista della Resistenza palestinese, ha emesso recentemente un netto e durissimo comunicato riguardo l'attuale situazione in Libia, nel quale, con la coerenza che la ha sempre contraddistinta, il movimento fondato da George Habash si schiera totalmente a favore dell'insurrezione popolare e contro il lunatico tiranno di Tripoli, che più volte ha cercato di manipolare la questione palestinese in maniera invadente e insincera, alla disperata ricerca di un palcoscenico sul quale mettere in scena le sue gigionerie.

«Il compagno Hussein al-Jamal, membro del Comitato Centrale del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, ha dichiarato il 24 febbraio 2011 che quanto sta accadendo attualmente in Libia altro non sia che la dimostrazione e la prova provata che i regimi arabi, e in particolare, la la dittatura fascistoide di Gheddafi, non hanno nulla a che fare con le masse del popolo arabo, da esse vilipese, sfruttate, manipolate e illuse.

Al-Jamal ha parlato attraverso l'emittente "Voce del Popolo", la radio di Gaza, dicendo che la dittatura fascistoide libica sta cercando di difendere il clan del governante per proteggerne gli interessi privati, utilizzando le armi più potenti contro le orgogliose masse popolari in rivolta, impegnate nella rivoluzione in corso e determinate a ottenere la vittoria rovesciando il regime. Egli ha poi esteso un appello affinché il morente regime dittatoriale fascista sia portato davanti al popolo libico e processato per i crimini atroci commessi contro l'eroico popolo libico.

Al-Jamal ha altresì espresso il suo saluto alle masse del popolo arabo, e ai martiri (libici ma non solo) che sono stati uccisi nelle stragi ordinate dal dittatore Muammar Gheddafi e portate a termine dalle sue bande e dai suoi mercenari, sottolineando che i battaglioni di Gheddafi sono stati sponsorizzati da Israele; augurandosi che, in ultimo, tutti questi apparati non saranno più forti della voce delle masse rivoluzionarie arabe che stanno spazzando via di tutti i regimi corrotti e dittatoriali, a Tripoli come già a Tunisi e al Cairo.

In risposta alla domanda riguardo quale impatto questi eventi avranno sulla situazione della Palestina, il compagno al-Jamal ha sottolineato che questi saranno sicuramente positivi, dicendo che l'imperialismo degli Stati Uniti e dell’ Europa è stato colto di sorpresa dal rapido sviluppo del cambiamento rivoluzionario nel mondo arabo, notando che la mobilitazione popolare delle masse arabe influenzerà notevolmente il rapporto tra paesi arabi e l'entità sionista».

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