Il capo degli inquirenti, Hisham Badawi, ha convocato l'ex-Ministro Sameh Fahmi lo scorso giovedì, ma ha potuto interrogarlo solo sabato 5 marzo per motivi tecnici. Secondo i documenti presentati in assise solo l'accordo con Israele costa all'Egitto una perdita secca di oltre dieci milioni di Euro l'anno, un vero e proprio 'trattato ineguale' che pure Fahmi ha difeso lo scorso 2009 contro un giudizio negativo del Supremo Tribunale amministrativo, preoccupato di perdere le sue laute tangenti.
L'incriminazione di Fahmi sarà solo il primo procedimento di una vera e propria 'valanga giudiziaria' che si appresta a investire e spazzar via la corruttela dei boiardi di Mubarak, che hanno ammassato enormi fortune letteralmente speculando contro gli interessi del Popolo e della Nazione egiziana.
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