martedì 8 marzo 2011

Gheddafi attacca Zawahyia con 120 carri, ma la città resiste ancora; dietro le quinte si tratta per l'esilio



Una forte concentrazione di miliziani ribelli e di forze regolari passate al Governo provvisorio di Bengasi starebbe ammassandosi nella cittadina costiera di Ben Jawad, in attesa di avanzare ulteriormente verso Sirte, roccaforte del clan di Gheddafi e da lì avanzare ulteriormente verso Misurata e verso la capitale Tripoli.

Che l'ex rais libico senta sul collo il fiato degli insorti sarebbe confermato dal fatto che, mentre ufficialmente continui a ripetere le proprie assurde intemerate contro "Al Qaeda" e a paragonare le stragi compiute dai suoi lealisti e dai mercenari assoldati alla bisogna con il 'pogrom' israeliano contro Gaza, in segreto egli avrebbe inviato un emissario a Bengasi per trattare la resa col Consiglio nazionale: Gheddafi chiederebbe esilio sicuro per sé e la possibilità di portare con sé il proprio patrimonio.

La notizia, riportata dall'emittente satellitare del Qatar Al-Jazeera, é stata confermata da fonti di Bengasi, ma recisamente smentita da Tripoli.



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