lunedì 3 ottobre 2011

L'Ayatollah Khamenei silura la fallace "Soluzione a due Stati"; "Quello che serve é la libertà della Palestina, non di suoi pezzi!"


La Guida Suprema della Repubblica Islamica, l'Ayatollah Ali Khamenei ha ribadito una volta di più che ogni illusorio tentativo di costruire una "Soluzione a Due Stati" in Palestina é destinato al fallimento. Nel suo messaggio alla Quinta Conferenza sull'Intifada Palestinese, apertasi questo week end nella capitale iraniana Khamenei ha ribadito come la questione palestinese possa essere risolta solo e soltanto "Con la liberazione del suo intero territorio, non di suoi pezzi".

"La Soluzione a Due Stati altro non é che il tentativo di fornire uno schermo e una copertura all'occupazione sionista, costringendo i Palestinesi ad accettare e a riconoscere un'entità illegittima e illegale e forfettando una considerevole parte dei loro diritti non-negoziabili"; Khamenei ha altresì messo in guardia i Palestinesi dai rischi impliciti nell'affrettata richiesta di 'riconoscimento' da parte ONU di uno 'Stato' mutilato e monco e quel che é peggio sotto costante occupazione militare e colonizzazione armata da parte sionista.

Khamenei ha dichiarato che l'accettare implicitamente o esplicitamente il proseguire dell'illegale occupazione sionista sarebbe pericoloso e in ultima analisi letale, come accettare la continua esistenza di un tumore canceroso in un organismo, che in ultimo ne verrebbe indebolito tanto da morire. La Guida Suprema ha articolato che né lui né la repubblica islamica si augurano una guerra convenzionale contro l'occupazione sionisto, né tantomeno rappresaglie violente contro gli immigrati ebrei che dai quattro angoli del mondo sono stati artificiosamente inseriti in terra palestinese.

La soluzione della questione palestinese dovrà essere democratica e tenere conto della volontà e dei diritti di tutti.
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