L'ex Gran Mufti di Gerusalemme Ekrima Sabri ha lanciato un appello alla Casa regnante saudita invitandola a usare "strumenti di pressione economica" per difendere Gerusalemme, terzo luogo sacro dell'Islam, minacciata dalla pulizia etnica della 'giudeizzazione forzata', argomentando che, in quanto custode delle prime due città sante musulmane (La Mecca e Medina) la Casa di Saoud dovrebbe sentire un 'imperativo morale' a difendere anche Al-Quds.
Il religioso ha invitato il sovrano saudita e i suoi parenti a bocciare le offerte per appalti multimiliardari di linee ferroviarie ad alta velocità proposte dalla francese Alstom, partner di Israele in numerosi progetti anche nelle colonie illegali e nei territori occupati.
Il fondo-pensione svedese AP7 ha recentemente inserito la compagnia sulla sua 'lista di proscrizione' per la mancanza di "garanzie etiche"; l'iniziativa ribadisce l'importanza del boicottaggio delle compagnie che si abbassano a cooperare con regimi disumani e razzisti, specialmente in questo periodo di recessione economica, dove anche un modesto disinvestimento può causare contraccolpi enormi (vedi il fallimento dell'Agrexco).
Il Movimento BDS si é dato appuntamento a Beirut lo scorso mercoledì per lanciare una campagna coordinata contro la Alstom.
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