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Ilan Grapel, vestito NON da 'marine' americano, ma bensì da milite dell'IDF sionista. |
Il problema delle doppie lealtà dei detentori di documenti israeliani (che quasi mai rinunciano a quelli dei loro originari paesi di provenienza) appare in tutta la sua gravità con i recenti sviluppi del 'Caso Grapel' che coinvolge un ebreo americano che, presa la cittadinanza dell'entità sionista di occupazione senza rinunciare a quella americana si é messo al servizio dello spionaggio di Tel Aviv,
riuscendo, come un Maxwell Smart qualsiasi a farsi "pizzicare" in piena transizione post-Mubarak mentre incitava giovani egiziani a scatenare scontri e violenze con la promessa di denaro e altri aiuti.
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Dubitiamo che Leon Panetta si sarebbe mobilitato per un 'paisà' del Jersey o di Brooklyn che avesse abbandonato il passaporto Usa per quello Italiano... |
Prontamente denunciato alle autorità e arrestato Grapel é rimasto finora in custodia al Cairo e a nulla sono valsi i tentativi della diplomazia sionista di farlo rilasciare,
approcci ai quali abbiamo già dedicato articoli precedenti; ora, mesi dopo la debacle del Mossad, sembra che la situazione sia sul punto di sciogliersi grazie all'inatteso intervento degli Usa, nella persona, nientepopodimeno, che del Segretario alla Difesa Leon Panetta.
Panetta si é mobilitato (su pressione della lobby a sei punte capitanata da AIPAC e affini) a esercitare pressioni su Tantawi e gli altri generali egiziani della Giunta di Transizione facendo notare come Grapel, 'israeliano' con documenti dell'occupazione, veterano dell'esercito sionista e parte integrante dello spionaggio di Tel Aviv, tuttavia è ANCHE cittadino Usa, non avendo mai forfettato la sua cittadinanza di nascita.
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Nessun candidato a un governatorato, a un seggio da congressista o senatore e meno che mai alla poltrona presidenziale può sperare di venire eletto senza 'rendere omaggio' al Moloch sionista...nella 'terra delle libertà'... |
Ora, che uno Stato possa esercitare un'influenza così evidente e sproporzionata in virtù di una prassi tanto bizzarra sulla concessione di doppia nazionalità e della presenza negli Usa di una quinta colonna di lobbisti formalmente cittadini americani ma in realtà in tutto e per tutto asserviti ai desideri e agli interessi israeliani (prima e sopra ogni considerazione delle convenienze e dei loro 'compatrioti' a stelle e strisce -ma loro non li considerano certamente tali-) é uno dei più lampanti esempi di come Israele tenga alla catena Casa Bianca, Congresso, Dipartimento di Stato, Pentagono e altri 'centri di potere' Usa, tutti perennemente genuflessi di fronte al 'Popolo Eletto', dentro e fuori dai confini nazionali.
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