sabato 8 ottobre 2011

Cittadini giordani in piazza contro la corruzione guidati dal Fronte Nazionale per la Riforma!


A dimostrazione di come le ubbìe e le paure 'occidentaliste' nei confronti dell'Islam politico siano del tutto infondate e di quanto fallace e sbagliata sia l'idea di poter 'contrastare' l'ascesa delle formazioni politiche musulmane contrapponendo loro partiti di ispirazione liberale o progressista la colossale manifestazione di piazza che ieri ha portato migliaia di abitanti di Amman a marciare dalla Moschea di Hussein fino al Municipio tenendo alta sopra le loro teste una colossale bandiera giordana é stata ispirata e organizzata da un'alleanza politica che unisce proprio islamisti e partiti di Sinistra: il Fronte Nazionale per la Riforma, guidato dall'ex-Premier Ahmed Obeidat, che ieri ha avuto il proprio battesimo pubblico con una dimostrazione di indubbio successo.

Subito dopo le preghiere del venerdì (altra indicazione di come il risveglio religioso sia una componente inscindibile e inestricabile della "Primavere Arabe") migliaia di abitanti della capitale, di tutte le età e di tutte le classi sociali si sono diretti verso il Municipio cantando slogan come "La Riforma comincia con la lotta alla Corruzione" "La Corruzione crea povertà e disoccupazione" e inalberando cartelli e striscioni che chiedono severe misure contro l'inefficienza e lo sperpero nell'ambito politico, amministrativo, finanziario. Obeidat, intervistato dall'Agence France Presse ha dichiarato "insufficienti e tardive" le poche riforme fin qui passate da Re Abdallah e ha reiterato l'insistenza sua e del movimento di cui é capo per una nuova legge elettorale e per una Premiership elettiva e non di nomina regia.

E' ormai da un anno che il Regno Ascemita é in fermento: un'economia in forte depressione e un panorama politico stagnante ed egemonizzato da una corte inefficiente e corrotta hanno ormai esasperato gli animi della popolazione che sente sempre più forte il fascino delle grandi sollevazioni che hanno scosso paesi vicini (come Egitto e Yemen) e lontani (come Tunisia, Libia e Barhein). Forse spaventato dalla frequenza e dall'imponenza delle manifestazioni il piccolo re ascemita Abdallah II ha in serata rilasciato una dichiarazione assicurando che la premiership elettiva é effettivamente nel ruolino delle prossime riforme, cercando subito dopo di guadagnare tempo dicendo che "ci vorranno due o tre anni" prima di poterla implementare.
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