Il Segretario Generale e leader supremo del Movimento sciita Hezbollah, Hassan Nasrallah, é apparso dal vivo di fronte ai sostenitori del Partito di Dio libanese durante una adunata nei sobborghi meridionali di Beirut, in occasione delle celebrazioni per l'Ashoura, importantissima occasione del calendario religioso durante la quale gli sciiti commemorano il martirio di Husayn Ben Ali, terzo Imam della Shia, che insieme alla sua famiglia e a 72 compagni affrontò il martirio nella Battaglia di Karbala (nell'attuale Irak meridionale) il decimo giorno di Muharram dell'anno 680 del calendario cristiano (anno 61 dall'Egira per i Musulmani).
Rivolgendosi a fedeli e sostenitori riuniti davanti a lui Nasrallah ha fatto il punto sullo scacchiere della guerra di intelligence in Medio Oriente, teatro nel quale, ha riflettuto, ormai gli operativi americani sono diventati in tutto e per tutto 'truppe cammellate di Israele', avendo abdicato a ogni pretesa di autonomia di azione o giudizio e seguendo passivamente le indicazioni e i desiderata dello Stato ebraico di occupazione.
Sua Eminenza Nasrallah ha cautelato tutti i Musulmani di qualunque setta e i loro rappresentanti politici di 'stare sempre in guardia' contro inviti e offerte di provenienza americana perché dietro di esse, con piena certezza ormai, si può subodorare e intravedere la mano manovratrice del Mossad e dei governanti di Tel Aviv, da cui sono sempre partite le più grandi minacce non solo verso i popoli Palestinese e Libanese, ma all'intero Mondo Arabo e all'Ummah musulmana in quanto tale.
Nasrallah ha concluso reclamando esplicitamente il proprio intervento in carne e ossa e non in diretta TV come un 'guanto di sfida' e un avvertimento a coloro che pensano di potere in qualche modo minacciare Hezbollah e intimidire o terrorizzare il popolo libanese e i suoi amici e alleati. "Quanti militano nel Partito di Dio sono per scelta e vocazione compagni del Santo Imam Husayn, e perciò pronti al sacrificio in qualunque momento!".
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