Escalation di crudeltà e morte nell'invasione Keniota della Somalia, che si va consumando nella totale indifferenza dell'Occidente ipocrita e corrotto, che si accorge delle 'crisi umanitarie' solo quando queste fanno comodo agli interessi delle sue elite predatorie (e se non ci sono, é capacissimo di crearle e inventarle), ma quando c'é qualcosa da guardagnare sa benissimo arrampicarsi su cataste di cadaveri innocenti.
Solo poco tempo fa l'esercito keniota, trasformatosi nella truppa coloniale del mezzo keniota Barack Obama, invadeva la Somalia, un paese prostrato da vent'anni di instabilità, guerra civile, avventure militari straniere e, ultimamente, dalla peggiore siccità in oltre mezzo secolo, seguita subito dopo da piogge torrenziali e devastanti. Arriva ora dalla regione di Gedo la notizia, relata dal leader locale Mohamed Abdi Kalil e verificata e confermata dall'emittente iraniana PressTV che caccia a reazione di Mombasa hanno preso di mira con razzi e bombe un campo profughi occupato proprio dai superstiti di queste calamità, presso il villagio di Ceel Ade.
Vorremmo sapere se, dopo essersi prostituiti alle voglie imperialistiche del loro mezzo parente, inquilino nero della Casa Bianca, i generali kenioti impareranno, come giustificazione della loro 'bella prodezza' militare la tiritera sionista sui 'guerriglieri musulmani che si nascondono tra i civili' che i gallonati di Tel Aviv tirano fuori ogni volta che bombardano (volutamente) scuole, ospedali e altre installazioni civili nel corso delle loro azioni di terrorismo militare.
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