Importantissimo precedente alla Corte Marziale di Ofer, dove, per la prima volta nella Storia, un giudice del regime ebraico di Apartheid é stato costretto ad ammettere ufficialmente in un procedimento che gli agenti coinvolti nell'interrogatorio di Ayman Hamida, trentasettenne di Izariya, hanno usato su di lui "violenza e torture" per costringerlo a firmare una falsa confessione mentre si trovava rinchiuso in 'detenzione amministrativa' nella prigione di Ashkelon.
La 'tortura della banana', praticata dallo Shin Bet contro i prigionieri politici palestinesi, provoca la progressiva rottura delle vertebre. |
Il legale, di nome Tareq Barghouti, ha dichiarato che, oltre agli abusi e alle sofferenze fisiche i tormentatori sionisti hanno anche impedito ad Hamida, sofferente di problemi psicologici, di prendere regolarmente le sue medicine. Per esercitare ulteriore pressione di lui lo minacciavano di arrestare la sua famiglia e di rapire suo fratello minore e poi torturarlo di fronte ai suoi occhi.
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