Almeno sei attacchi aerei sono stati condotti in queste ultime ore dall'aviazione del regime di Tel Aviv contro l'indifesa e inerme Striscia di Gaza: tre 'raid' sono stati condotti contro Beit Lahiya, uno contro Khan Younis, uno contro Rafah e uno addirittura contro il Campo Profughi di Nuseyrat.
Questa grave escalation rappresenta l'ennesima violazione sionista dell'armistizio siglato alla fine dell'estate scorsa, dimostrazione evidente che Tel Aviv teme solamente la forza militare e deve essere costretta a rispettare gli accordi presi solo con minacce.
Dopo i bombardamenti il regime ebraico ha accusato i Palestinesi di avere lanciato 'cinque razzi' contro Lachish, ma le Brigate Qassam, le Brigate Al-Quds e altre organizzazioni armate di Resistenza hanno recisamente negato di aver iniziato qualunque operazione militare contro la Palestina Occupata del '48.
Tali accuse ovviamente sono strumentali: i politicanti di Tel Aviv sperano di convincere qualcuno che gruppi 'stile ISIS' (lo stesso ISIS che il regime sionista foraggia e aiuta in Siria!) siano presenti a Gaza, per infamare i Palestinesi che lottano per la liberazione della loro patria.
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