giovedì 20 ottobre 2016

Gheddafi (1942-2011): Ascesa e Caduta dell'Uomo che volle essere la Libia

Un uomo di grande carisma, di enormi aspirazioni e ambizioni, ma purtroppo di limitata capacità organizzativa e di deficitaria visione prospettica, tutto questo è stato il Colonnello Gheddafi, al secolo Muammar Muḥammad Abū Minyar Abdel-Salam Qhadhadfa, che per quarantadue anni non solo ha guidato come leader indiscusso la nazione libica, ma ha preteso di incarnarla personalmente, quasi a volervisi consustanziare, con uno slancio che travalicava il politico e l’ideologico e sfociava spesso nel mistico.

A un giorno dal quinto anniversario del suo assassinio, avvenuto a Sirte per mano di una banda di briganti resi audaci dalla vergognosa campagna aerea scatenata contro la Libia da NATO (Francia e Gran Bretagna in primis), Usa, Egitto (all’epoca in mano all’Ikhwan musulmana), Qatar e Giordania, vogliamo, con una sintetica biografia, ripercorrere l’odissea umana e politica di un uomo sicuramente grande, non esente da difetti (alcuni dei quali hanno contribuito non poco a segnarne il destino) il cui nome verrà comunque ricordato a lungo, forse per secoli dopo che quelli dei suoi traditori (e assassini) saranno sepolti sotto le sabbie dell’Oblio.

Mummar Gheddafi nacque nel giugno 1942 in una tenda piantata vicino al villaggio di Qasr abu Hadi, nei pressi di Sirte, in Tripolitania, proprio mentre le forze armate italo-tedesche di Rommel e Bastico contendevano alle armate del Commonwealth britannico il controllo della Cirenaica e di Tobruk, nelle battaglie che avrebbero in ultimo decretato lo sgretolamento del dominio coloniale italiano sulla cosiddetta “Quarta Sponda”, che durava ormai da un trentennio. Per tutta la vita Gheddafi si considerò un beduino e un “Figlio del Deserto” risiedendo spesso in tende, dove amava anche ricevere ospiti prestigiosi e Capi di Stato, trovando in questo “vezzo” un forte senso di identità (ricordiamo che fece installare un attendamento anche nei giardini di Villa Pamphili nel corso della sua visita ufficiale a Roma nel giugno 2009).

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8 commenti:

  1. Mi perdoni Dr. Kahani ma sulla limitata capacità organizzativa ho da dissentire, per quanto ho letto sull'organizzazione della struttura politica Lybica, creata su misura proprio per le specificità del Popolo Lybico, sono portato a pensare il contrario, come anche per quanto riguarda la visione prospettica che negli ultimi anni, faccio l'esempio del primo satellite per telecomunicazioni Africano, si è rivelata geniale, soprattutto per l'idea di un Dinaro Africano appoggiato sulle riserve d'oro e d'argento Lybiche, che mirava a stroncare il franco francese coloniale, infatti è anche per questo che l'hanno ucciso, credo che fino all'ultimo nutrisse il sogno di un Africa che si liberasse ed emancipasse da sistema coloniale dell'occidente predatore.

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    1. I suoi alleati avevano conquistato la capitale del Ciad e lui vanificò tutto mettendosi a fare favoritismi e comportandosi da padrone e non da alleato, il Sig. Kahani sicuramente si riferisce a quello e ad altre sue cantonate di politica estera!

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    2. Aveva anche profetizzato che con la distruzione dello Stato libico l'Europa sarebbe stata invasa di profughi/migranti. Per non parlare di quando, in un'assemblea della Lega Araba, disse che i capi di stato dei 'regimi' laici avrebbero fatto la fine di Saddam.

      Ricordo anche di un intervista a New York con uno dei più famosi giornalisti Usa (perdonate la mia ignoranza ma non ricordo il nome)in cui si prendeva gioco delle domande su al-qaeda, Bin Laden e la guerra al terrorismo facendo intendere finemente che l'11 settembre fu un auto-attentato.

      Grazie Dott. Kahani della recensione e il ricordo di un uomo che per il mio modesto parere fu un grande leader.

      Tommaso Baldi

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  2. l'Uomo era purtroppo ( come molti grandi capi)meta di umani desideri di conquista e di comando unitamente a positive idee nei riguardi della sua gente.
    Ricordo comunque nei miei trascorsi lavorativi in Libia,sia la costruzione di grandi università per i libici sia la costruzione di villette costosissime e super accessoriate ad uso e consumo della gente del suo entourage.
    Purtroppo l'Uomo mancava di larghe vedute necessarie a pilotare la Libia nel Mare Nostrum.
    Quanto alle operazioni messe in piedi da Inghilterra e Francia ( gli USA si erano tenuti un pò a parte!) erano chiaramente pretestuose e successivamente tutti ne hanno riconosciuto l'assoluto fallimento politico!

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  3. adesso tirano fuori anche il Gheddafi! Ben presto arriveranno Abrahim el Sahaf, Masur ben Carciof e Thai pi san chan Pu! Questo sito e' un cappello da giocoliere.

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    1. Allora che ci fai qui? Vai sul sito del sionista errante, o sul kubbutz post

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    2. Resto qui perchè mi piacciono i tuoi commenti di grande profondità analitica, che dimostrano le tue geniali capacità strategiche e operative! I siti che tu cordialmente mi proponi non posso visitarli, datoche Guru Kahani li ha proibiti!

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